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Una sconfitta che non fa male contro il Chievo

I rosanero, con la testa alla sfida di domenica contro l'Inter, perdono 3 a 1 al Renzo Barbera

PALERMO. Se prova generale doveva essere in vista della finale di Coppa Italia contro l’Inter , oggi col Chievo nell’ultimo impegno di campionato lo è stata solo a metà. Altro che turn over. A vedere la formazione scesa in campo dall’inizio, è sembrato proprio di assistere al warm up dell’atto conclusivo di Coppa Italia. Nove undicesimi dello schieramento iniziale, infatti, dovrebbero essere i protagonisti all’Olimpico ad eccezione di Darmian, perché contro l’Inter tornerà Balzaretti, e di Miccoli che sarà preferito a uno tra Pinilla e Hernandez. Ed è un Palermo discreto quello che si esibisce nel primo tempo, con le solite giocate di Pastore e Ilicic in velocità che a intermittenza hanno allietato i 20.000 del Barbera sotto la pioggia che non ha dato tregua per l’intero match. Sul risultato di 1-1, dopo il primo tempo, però questa squadra non è più uscita dagli spogliatoi, lasciando campo libero al Chievo che ha portato a casa la vittoria per 1-3. In particolare i rosanero hanno staccato la spina quando sono usciti dal campo Migliaccio e Miccoli.


E Rossi ha dovuto fare a meno anche di Acquah, uscito per infortunio nel primo tempo. Gli inserimenti di Liverani e Kurtic in ottica finale non hanno convinto, se davvero Acquah non dovesse farcela. È questa la vera macchia della partita che contribuirà a disturbare le notti di Delio Rossi, più di quanto già non lo saranno per tutta la prossima settimana. Complici il campo viscido e la paura di non farsi male, i rosa giocano i primi minuti in punta di piedi. La qualità, però, prevale sempre in certi frangenti e al 14’ su una ripartenza condotta da Ilicic e Pastore, il Palermo colpisce con un tiro da fuori di Nocerino sul primo palo, dove il portiere del Chievo Squizzi non è impeccabile. Per il centrocampista è il quarto gol in stagione. Gli ospiti avrebbero la possibilità di pareggiare al 21’ con una conclusione potente in area di Moscardelli, ma Sirigu si fa trovare pronto. La partita è piacevole, ma Rossi alla mezzora deve fare i conti con la tegola Acquah, che deve uscire per una distorsione alla caviglia che lo mette anche a rischio per la finale di coppa. Al suo posto Liverani. Al 37’, invece, Sirigu è prodigioso. Respinge un tiro da fuori di Bogliacino. Sul rimpallo si avventa Moscardelli che calcia a botta sicura, ma il numero 46 rosanero, ancora a terra, compie il miracolo. Ma il portiere rosanero si deve arrendere al 41’ al capolavoro di Pellissier, che infila all’incrocio il pallone servito dal partner d’attacco Moscardelli. Alla magia del capitano del Chievo rispondono quelle di Ilicic e Miccoli che confezionano uno splendido gol, ma la bandierina alzata del guardalinee rovina la festa. Il fuorigioco del Romario del Salento, però, c’è e la chiamata e giusta ed l’azione che chiude il primo tempo sull’1-1.



L’infortunio di Acquah apre la strada nel secondo tempo a possibili esperimenti a centrocampo. Ecco, allora, che Rossi al 53’ fa uscire Migliaccio per Kurtic. Mentre al 64’ termina la partita di Miccoli. Il numero 10 rosanero lascia stizzito il campo per Pinilla, lanciando in campo la fascia di capitano. Per Miccoli è stata forse l’ultima partita al barbera con la maglia del Palermo, ma il salentino viene accompagnato lo stesso dal coro “Resta con noi Fabrizio Miccoli”. A questo punto la partita scorre senza sussulti. Fino al 68’ quando Constant approfitta di un’uscita a vuoto di Cassani su un cross e trafigge Sirigu. La reazione del Palermo, già con la testa negli spogliatoi, è concentrata in una punizione dal limite dell’area calciata da Liverani che sfiora il palo. Il Palermo ormai non c’è più e Pulzetti all’80’ completa la festa con un bel tiro da fuori che si insacca all’angolino, fissando il risultato sull’1-3, che sarà anche quello definitivo. La sconfitta rimane comunque indolore.


A dimostrazione di ciò i cori dei tifosi, tutti rivolti all’evento che andrà in scena tra sette giorni. Il Palermo saluta amaramente il suo pubblico con una sconfitta che lo lascia a quota 56 punti in classifica, che lo tiene comunque tra le prime otto squadre d’Italia, un fatto comunque da non sminuire. A salutare i tifosi rimangono in campo solo Nocerino e Miccoli. Per il capitano un gesto che sa di addio. Finisce, dunque, il campionato del Palermo, ma per certi versi domenica prossima comincerà una nuova stagione che si esaurirà nell'arco di una sola partita, nella sfida secca contro l’Inter.

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