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Suicidio Palermo: da 2-0 a 2-2 nel recupero

Incredibile al Renzo Barbera. I rosanero si fanno rimontare il doppio vantaggio da un Cesena rimasto in dieci uomini per gran parte della ripresa

PALERMO. Non ci voleva Nostradamus per capire che questo girone di ritorno era nato sotto una cattiva stella. L’ennesima dimostrazione si è avuta oggi nella partita pareggiata per 2-2 contro il Cesena. Sembrava fatta. Un 2-0 che bagnava nel migliore dei modi, per il risultato e per la prestazione assolutamente sopra la sufficienza, il Delio Rossi bis.


E, invece, tutto è stato rovinato da una cattiva gestione dei minuti di recupero che ha permesso ai cesenati di acciuffare all’ultimo dei sei minuti di recupero il risultato. L’aggravante è che il tutto è avvenuto con i rosanero in superiorità numerica dal 75’. Sei minuti che hanno mandato in fumo una domenica che poteva essere perfetta. Alla fine, invece, sul campo hanno regnato l’incredulità e i fischi. Già, perché il gol di Giaccherini non ha fatto altro che dare il là alla contestazione dei tifosi. Una contestazione che è stata abbastanza controllata per tutta la gara, ma che è stata sfogata al triplice fischio finale di Peruzzo, che ha diretto con tante incertezze la sfida. E come detto, ha regnato l’incredulità e la fotografia di tutto ciò è l’immagine di Kurtic, Balzaretti, Nocerino, Cassani e Bacinovic fermi a centrocampo, non riuscendo a capacitarsi di quanto è appena accaduto.



Il protagonista di giornata è stato comunque Delio Rossi. La disegna bene la squadra oggi. Vecchio e nuovo si immischiano bene nella formazione iniziale schierata dal tecnico di Rimini. C’è Miccoli che torna titolare in attacco, ma soprattutto ritorna in cabina di regia Liverani. Le novità, invece, sono rappresentate da Acquah che esordisce dal primo minuto, mentre Kurtic agisce da trequartista dietro le punte. Sarà un caso, ma sono proprio le new entry di giornata a confezionare il gol del vantaggio dei rosanero. Liverani illumina per Balzaretti, che mette rasoterra palla al centro. Kurtic arriva puntuale all’appuntamento e dopo cinque minuti è subito vantaggio. Subito un sorriso regalato a Rossi l’unico acclamato dal pubblico del Barbera che ha accompagnato con fischi l’ingresso in campo dei giocatori. Dopo il vantaggio, però, sono gli ospiti a fare la partita. Malonga nel giro di due minuti, al 29’ e al 30’, fa correre due brividi ai rosa. Prima con un tiro che colpisce il palo esterno e poi con un contatto dubbio in area con Liverani che l’arbitro giudica simulazione. A tenere sempre alta la tensione in avanti per gli uomini di Rossi ci pensa sempre Miccoli il più ispirato dei suoi. Parte dai suoi piedi l’azione che porta al colpo di testa Pinilla al 34’ sul quale è miracoloso Antonioli. Ma su azione da corner la punta cilena si riscatta alla grande e deposita facilmente in rete il tiro cross dalla sinistra ancora da parte di Balzaretti. Gli ospiti provano ad accorciare le distanze, ma a parte un tentativo solitario di Jimenez non creano fastidi alla retroguardia rosa che fa andare a riposo le squadre sul 2-0.



La partita rimane piacevole anche a inizio ripresa. È Kurtic al 51’ a sfiorare la doppietta personale imbeccato dal solito Balzaretti. A questa occasione risponde Giaccherini due minuti più tardi con una grande girata, Sirigu salva. Al 58’, invece, finisce la partita di un Miccoli oggi indemoniato. Ha fatto quello che voleva il suo mister: rispondere sul campo a tutte le polemiche che lo hanno visto protagonista nel dopo derby. L’uscita di Miccoli è trionfale, accompagnata da applausi e dal bell’abbraccio con Rossi. Tutt’altra storia l’ingresso in campo di Hernandez, beccato dai fischi impietosi del pubblico. I ritmi restano alti e favoriscono i capovolgimenti di fronte. Ma sono le decisioni arbitrali di Peruzzo a infiammare il clima in campo nella parte centrale della ripresa. I cesenati perdono la testa e al 74’ Peruzzo tira fuori il rosso diretto per Von Bergen autore di un’entrata assassina su Pinilla. Va in escandescenza anche la panchina bianconera e viene espulso per proteste anche Sammarco. La squadra di Ficcadenti, però, non alza bandiera bianca e al 92’ accorcia le distanze con Parolo su azione da angolo. Il Palermo è già negli spogliatoi e al 51’ la beffa che fa male con Giaccherini che calcia verso la porta di Sirigu una palla vagante in area. Il resto è una rissa sfiorata con Miccoli e Pinilla inviperiti con alcuni componenti della panchina bianconera e soprattutto i fischi e i cori contro la squadra della Curva Nord.

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