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Sirigu: "La mia vita è cambiata, grazie ai rosanero e alla Nazionale"

Ricomincia una nuova stagione per rimettersi in gioco, per il portiere del Palermo: "Voglio confermarmi e conquistare l'azzurro"

PALERMO. Walter Zenga non ha lasciato cose memorabili in eredità, dopo la sua breve esperienza a Palermo. Ma almeno di una cosa i tifosi rosanero gli saranno sempre grati: aver lanciato Salvatore Sirigu. Il talento del portiere sardo e un pizzico di fortuna, rappresentato dalla non fortunata esperienza di Rubinho in maglia rosa, hanno fatto il resto. Tutte questa coincidenze hanno cambiato la vita di Sirigu, come egli stesso ha ammesso nella conferenza stampa di oggi dal ritiro austriaco di Bad. «È vero, la mia vita è cambiata, ma il posto da titolare bisogna sempre guadagnarselo, perché il calcio è un’altalena». L’estremo difensore rosa torna poi a parlare di Nazionale. La sua delusione non è paragonabile a quella di Cassani. Sirigu, infatti, sapeva bene che la sua esclusione dal gruppo azzurro in partenza per il Sudafrica era messa in preventivo. Ma ora il numero 46 rosanero si rimette in gioco per trovare unposto in pianta stabile in azzurro. «Non so se con Buffon fuori, mi gioco il posto da titolare con Marchetti. Ma credo che con l’arrivo di Prandelli, in molti partiamo alla pari e siamo in tanti a sperarci». Davanti a sé, invece, Sirigu non avrà più Kjaer, ma questo non è per lui motivo di preoccupazione. «Credo arriverà qualche altro giocatore in quel ruolo. Comunque abbiamo Goian, e poi Kjaer non era nessuno, quando è arrivato. Quindi – ha aggiunto Sirigu -, magari verrà scoperto un nuovo talento». Il portiere glissa, infine, sul prolungamento del contratto. «Non c’è nulla ancora. Del resto, ho un accordo fino al 2014».  

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