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Caldo anomalo in Sicilia, arriva la deroga alla rotazione delle colture

Il provvedimento consentirà la coltivazione della stessa coltura, sulla medesima parcella, per due anni consecutivi. La decisione in considerazione delle particolari condizioni climatiche che hanno caratterizzato il mese di ottobre e lo hanno reso il più asciutto per l’Isola dal 1921

Il caldo e la siccità persistenti del mese scorso rischiano di mettere in crisi i raccolti, con ingenti danni agli operatori economici. Dall’assessorato regionale dell’Agricoltura arriva adesso un sostegno al settore, con l’approvazione della deroga alla rotazione obbligatoria delle colture, in applicazione del decreto ministeriale del 9 marzo scorso sulle «Buone condizioni agronomiche e ambientali». La norma, infatti, prevede un cambio di coltura a livello di parcella, da eseguire almeno una volta all’anno. In considerazione delle particolari condizioni climatiche che hanno caratterizzato il mese di ottobre, e lo hanno reso il più asciutto per l’Isola dal 1921, questa deroga consentirà invece la coltivazione della stessa coltura (per esempio il grano duro), sulla medesima parcella, per due anni consecutivi. Sarà quindi possibile, per esempio, coltivare grano duro per il 2023/2024.

«Il governo Schifani - afferma l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino - è in prima linea nel sostenere gli agricoltori siciliani. Stiamo facendo fronte a una situazione difficile legata a condizioni metereologiche sempre più anomale, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari per salvaguardare i prodotti della nostra terra».

Le sole condizioni richieste dall’assessorato sono che la coltivazione sia inserita in una rotazione almeno triennale e che una quota pari ad almeno il 35% della superficie venga destinata ogni anno a un cambio di coltura principale.

Nella foto l'assessore Sammartino

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