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Scuola, in arrivo il concorso per 27 mila cattedre in medie e superiori: mille posti in Sicilia

Dopo aver condotto in porto a dicembre gli scritti per le oltre 12mila cattedre riservate alla scuola  infanzia e primaria, stavolta tocca a 27 mila docenze nelle  medie e superiori. Il decreto che riforma le regole è già arrivato e le istanze per gli aspiranti commissari sono aperte fino al 7 febbraio. Il mese prossimo potrebbe arrivare anche il bando con le date. Un appuntamento molto atteso, sia perché coinvolge - tra posti comuni e di sostegno - oltre 600mila aspiranti insegnanti. Sia perché riguarda i gradi d’istruzione (le secondarie di I e II grado) con i maggiori vuoti d’organico, scrive Il Sole 24 Ore. Riempirli con dei docenti di ruolo, meglio ancora se giovani e preparati, significherebbe avere un problema in meno a settembre quando le istituzioni scolastiche rischiano di dover affrontare il quarto anno scolastico dell’era Covid-19. Specie al Nord dove si concentrano il 57% delle disponibilità del bando e le carenze storiche di personale.

Gli oltre tre anni (e quattro ministri) trascorsi da quando è stata finanziata una nuova tornata di concorsi ordinari (cioè non riservati ai precari e dunque aperti anche ai neolaureati in possesso dei 24 crediti in discipline antro-psico-pedagogiche) hanno prodotto un andamento a fisarmonica dei posti messi a bando. Si è partiti con 25mila, si è saliti a 33mila e poi (dopo lo scorporo dei 6.129 Stem di quest’estate) si è scesi ai 26.871, di cui   15.410 sono concentrati  al Nord soprattutto Lombardia (5.959), Piemonte (2.733) e Veneto (2.606). Quasi mille posti sono previsti in Sicilia.

Le prove saranno solo due. Uno scritto a risposta multipla, al pc, con 50 quesiti (domande con 4 risposte di cui una sola esatta) in 100 minuti (40 sulla materia da insegnare, 5 sulla conoscenza dell’inglese e 5 sulla padronanza degli strumenti digitali) e un orale incentrato su una lezione simulata. Il primo potrà dare massimo 100 punti (ma si passerà già con 70), il secondo altrettanti. Per arrivare ai 250 complessivi si aggiungono i 50 dipendenti dai titoli. Ad esempio, l’abilitazione eventualmente posseduta, il superamento di un concorso o un dottorato di ricerca varranno 12,5 punti. Ogni anno di precariato ne varrà invece 1,25.  Le graduatorie che si formeranno saranno regionali, così come lo erano le domande. Secondo le stime del ministero per portare al termine le prove potrebbero bastare due-tre mesi. Emanare il bando a febbraio e partire in primavera con lo scritto consentirebbe, sempre a detta di viale Trastevere, di avere i nuovi insegnanti in cattedra a settembre.

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