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All'asta gli arredi dei più antichi hotel siciliani

PALERMO. Non solo il ritratto di Franca Florio di Giovanni Boldini (stimato tra i 2,5 e 5 milioni di euro), ma anche altri 650 oggetti d’arte che arredano e compongono sei storici alberghi siciliani saranno messi all’asta i primi di marzo a Roma dalla casa Bonino che ha ricevuto l'incarico dal Tribunale di Roma nell’ambito della liquidazione degli hotel di Amt Real Estate Spa- Acqua Marcia Turismo Srl l'incarico della vendita. Poltrone, sofà, quadri, statue, mobili, sedie, ceramiche, porcellane di importanza artistica e antiquariale provengono dal Grand Hotel Villa Igiea, Grand Hotel et Des Palmes e Hotel Excelsior Hilton di Palermo, Excelsior Grand Hotel di Catania, Hotel Des Etrangers & Spa di Siracusa, San Domenico Palace Hotel di Taormina.

L’opera di Boldini, che aprirà l’asta, è solo il pezzo più prezioso, ma dentro gli alberghi ci sono anche arredi di Ernesto Basile, oltre a pezzi unici realizzati da importanti designer italiani ed esteri. Il «Ritratto di Donna Florio» è il più famoso dipinto di Boldini sul mercato internazionale. Tra il 1927 e il 1928, il quadro, in seguito alla rovina finanziaria della famiglia Florio, viene comprato dal Barone Maurice de Rothschild che lo espone alla retrospettiva boldiniana di New York nel 1933 e i cui discendenti lo hanno messo in vendita da Christiès a New York nel 1995. L’opera ricompare in asta a Sotheby's New York nel 2005. Acquistato dalla società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone, il dipinto è stato conservato ed esposto al pubblico nell’Hotel Villa Igiea di Palermo, antica dimora dei Florio. Chi acquisterà il dipinto, non potrà però portarlo all’estero: è vincolato allo Stato italiano come opera di interesse nazionale.

Sono vincolati dalla Soprintendenza dei beni culturali della Regione, infatti, oltre la metà degli oggetti in vendita. «Ci sono due tipi di vincolo - spiega Matteo Smolizza, consulente strategico della casa d’aste Bonino - Tra gli oggetti che abbiamo stimato, ce ne sono alcuni che devono necessariamente essere venduti assieme all’edificio perché ne sono parte integrante; altri che potrebbero essere spostati ma hanno il vincolo di inamovibilità, cioè anche se acquistati da una persona diversa dal proprietario dell’albergo, non possono comunque essere portati fuori di esso. Acquistare un oggetto del genere è una questione di prestigio». Altri 280 - che non sono legati alla storia dell’edificio essendo stati inseriti successivamente - sono invece vendibili senza alcun vincolo. Un vincolo speciale ce l’ha invece il dipinto di Boldini che potrà essere spostato ma non potrà superare i confini italiani.

Il valore stimato degli oggetti immediatamente vendibili è di circa mezzo milione di euro, quelli che hanno il vincolo di inamovibilità sono invece stimati in 1,2 milioni di euro. «Chi acquista l’edificio - conclude Smolizza - avrà il diritto di prelazione sugli oggetti contenuti».

Nel frattempo, il mondo dell’arte si è mobilitato con una raccolta firme per l’acquisto da parte di un ente pubblico del quadro di Boldini. Tra coloro che si sono fatti sentire anche il critico Vittorio Sgarbi che propone «l'affare» al Comune di Palermo. «La vendita all’asta di questo quadro - scrive su Facebook - coincide con la scelta di Palermo come Capitale della Cultura 2018. Non c'è quindi modo migliore e più intelligente per spendere il milione di euro dell’acquisto della tela di Boldini». (ANSA).

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