
ROMA. Il terrore assedia Parigi, colpisce sei volte in 33 minuti lasciando a terra almeno 129 morti fra chi stava bevendo una birra, ragazzi che ballavano al ritmo di una band di metal rock, passanti attorno a uno stadio di calcio. Un attacco di terroristi kamikaze, senza precedenti in Francia, e un bilancio destinato ad aumentare visti i 352 feriti di cui 99 molto gravi.
Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a farsi saltare come sognano i "martiri" della jihad, gridando "Allah è grande", uno - all'interno del teatro della carneficina, il 'Bataclan' - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio. In serata resta aperta ad ogni ipotesi il fronte delle indagini su eventuali terroristi sopravvissuti che - come avvenne il 7, 8 e 9 gennaio dopo la strage a Charlie Hebdo - potrebbero tornare a colpire nelle prossime ore.
Il procuratore Francois Molins, lo stesso di gennaio e degli ultimi anni insanguinati dal terrorismo in Francia, ha spiegato che in azione a Parigi e Saint-Denis (dove sorge lo Stade de France e dove si stava giocando l'amichevole Francia-Germania) c'erano "tre squadre", tre commando. Un'auto, una Seat nera 'Leon', ne ha portati alcuni davanti a quattro ristoranti.
Davanti a ognuno dei locali, dove in pieno venerdì sera (erano circa le 21.30) c'erano moltissime persone a mangiare o semplicemente a bere un bicchiere, sono scesi e hanno fatto fuoco. "Tutti erano equipaggiati con fucili kalashnikov", ha precisato Molins.
A dare il via all'impressionante sequenza di azioni omicide è stato alle 21.20 un kamikaze che si è fatto esplodere nella strada che corre lungo lo Stade de France, dove a inizio estate si dovrebbero giocare diverse partite degli Europei 2016, fra cui la finale. Era la 'rue Rimet', intitolata all'ideatore dei mondiali di calcio, e il kamikaze si è fatto saltare all'altezza della porta B. Un'esplosione impressionante, rafforzata da perossido di idrogeno con chiodi e bulloni - tutti i kamikaze avevano lo stesso tipo di esplosivo - che ha ucciso all'istante il killer suicida e un malcapitato passante.
Ma il piano era, se possibile, peggiore. L'attentatore - scrive il Wall Street Journal - aveva infatti un biglietto d'ingresso, ma è stato fermato ai cancelli dello stadio dopo che gli addetti ai controlli hanno scoperto che indossava dell'esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga. All'interno dello stadio, tutti hanno capito che non si trattava dei soliti petardi dei tifosi. Ma la partita - a parte il presidente Francois Hollande immediatamente prelevato in tribuna d'onore e riportato all'Eliseo - andava avanti.
Pochi minuti dopo esordivano i commando 'parigini': la Seat nera della morte si ferma davanti a due ristoranti del XII arrondissement, i killer scendono e sparano all'impazzata contro i ristoranti Carillon e Petit Cambodge, uccidendo 15 persone e ferendone gravemente altre 10. Un minuto dopo, seconda esplosione allo stadio, porta H, muore il kamikaze. Poi, 5 morti alla Bonne Biere, seconda tappa della Seat nera. Pochi minuti e altri 19 innocenti muoiono alla Bonne Biere, terza tappa del tour del terrore. Poi in un locale di boulevard Voltaire, lo stesso del Bataclan, un terrorista si siede al tavolo, ordina da bere e si fa saltare. Si salva, miracolosamente, la cameriera che aveva raccolto l'ordinazione.
Intanto, un commando di 4 terroristi sbarca da una seconda auto, una Polo nera, davanti al Bataclan dove si esibisce il gruppo californiano Eagles of Death Metal, che suona da mezz'ora, minaccia i vigili, fa irruzione nel locale e spara all'impazzata sulla folla. Che all'inizio pensa a effetti speciali. Dura tre ore la presa di ostaggi, con scene di terrore e disperazione e - alla fine - 89 morti.
Chi è uscito questa mattina presto nelle strade di Parigi ha avuto un'unica, condivisa impressione: quella di un silenzio spettrale, assurdo per la rumorosa capitale. Un silenzio solo ogni tanto interrotto dalle sirene di polizia e ambulanze. Un falso allarme a metà giornata, petardi esplosi in una festa di matrimonio, poi voci di un inseguimento a un'auto nera con quattro uomini armati a bordo, senza seguito. L'indagine vera consente di identificare uno dei terroristi del Bataclan attraverso le impronte digitali di un dito sezionato. Era un francese trentenne, schedato, pregiudicato, noto come molto vicino agli islamici radicali. Poi due passaporti accanto ai kamikaze dello stadio, uno egiziano, l'altro siriano. Quest'ultimo sarebbe entrato in Europa dall'isola greca di Lero e registrato come rifugiato. Una notizia destinata ad alimentare ancor più le polemiche sulla gestione dei migranti. In serata, le notizie sulle indagini arrivano dal Belgio: la Polo nera aveva targa belga ed era stata noleggiata da un francese residente in Belgio. Quest'ultimo, insieme ad altri due uomini, è stato arrestato a Bruxelles. Uno di loro, per ora si tratta di una delle poche certezze, ieri sera si trovava a Parigi.
18 Commenti
Lucas
14/11/2015 08:10
occorre riflettere, e tanto su ciò che è successo. non prendiamoci in giro, la religione è solo una scusa, chiedo a chi abbia un pò di onestà intellettuale: me se venissero nel tuo paese a tirare bombe, ad uccidere i vostri figli, parenti, amici, mogli, mariti, voi, cosa fareste? proviamo ad invertire le parti, se l'iran, la siria, o un altro stato bombardasse palermo, e noi stato non avessimo la forza per contrastare questi attacchi, noi cittadini, cosa faremmo? resteremmo a guardare oppure faremmo di tutto per fargliela pagare? riflettete, riflettete. tutto ciò che è accaduto è il risultato delle sciagurate politiche di america, francia, inghilterra, italia, germania e gli altri dietro.
Stefano
14/11/2015 09:28
Io vorrei capire perché cercate sempre di difendere e di trovare giustificazioni per quello che fanno ste' bestie. Ti senti figo a sparare certe castronerie? Ti senti più intelligente? Invertiamo le parti come dici tu. L'Isis ha "già" bombardato l'Europa, anche più di una volta. Cosa dovremmo fare noi cittadini visto che abbiamo uno stato che non solo non fa niente, ma anzi li protegge e li finanzia.
Lucas
14/11/2015 10:15
nessuno cerca giustificazioni, eppure ho scritto chiaro, riflettere su ciò che è accaduto e capire perchè. non possiamo arrabbiarci e condannare gli eventi solo quando ci conviene. Solo perchè le televisioni e mezzi di comunicazione non fanno vedere i morti degli altri paese causati da gente come Hollande, Obama, Renzi e Cameron non significa che non ci siano. LA logica è chiara: se tu mi dai un pugno io rispondo. E' normale, è naturale, è logico.
Luigino
14/11/2015 13:51
Signor Lucas., visto che lei ci attribuisce colpe per il fatto di intervenire militarmente in paesi che non dovrebbero riguardarci, cosa dovremmo fare? Lasciamo che se la vedano tra di loro e che la violenza brutale di pochi prenda sopravvento sui molti, girando lo sguardo dall'altra parte? Se così fosse, poi, non facciamoci riempire la testa da tutti quei buonisti che ci rimproverano di non far nulla per quei popoli e magari Lei potrebbe essere uno di quelli. A questo punto io sono per un intervento ancora più deciso che ponga fine al tutto.
filippo
14/11/2015 14:31
vogliono una guerra, perchè non stiamo rispondendo. la storia insegna che se uno inizia l'altro ha tutto il diritto di rispondere, perchè non stiamo rispondendo
peppe
14/11/2015 17:14
Quando si destabilizzano aree geografiche cone Iraq, Siria, Afganistan e cosi via si crea un terreno fertile per il male....che si fa terrorismo. Oggi siamo in guerra. Strano!!! Ma non vi chichiedete perche' nessuno psrla dei Curdi che sono i soli che conbattono l' isis!! E perche' l' occidente appoggia la Turchia l'Arabia Saudita che invece appoggia l' isis??? Bisogna riflettere e capire veramente come stanno le cose??
Dario Darek
14/11/2015 22:29
Rispondo a "peppe". E chi se ne frega adesso del motivo per cui si è arrivati a ciò. Su cosa dobbiamo ancora riflettere. Si è arrivati a ciò, non l'ho voluto io, non l'ha voluto il sig. "peppe" e nessuno di quelli che stanno scrivendo qui. Ma me ne frego di riflettere. Il problema che ci riguarda c'è, è concreto e riflettere sulle cause non serve a me, a lei e ad altri. Serve trovare la soluzione adesso. Più praticità, meno parole!
Maurizio
14/11/2015 08:22
non c'è niente da dire ma solamente piangere. Non è più possibile discutere ma agire in fretta prima che l'isis diventa padrone di tutti.
pietro gambadilegno
15/11/2015 11:03
is padrone di che? Trentamila diseredati e screditati arabi contro il mondo? ma scherziamo? La verità è che nessun europeo ci sta a morire per questi subumani!
Marco
14/11/2015 08:28
Incominciano nel levare il buonismo dell'accoglienza, poi ancora cosa ci aspettano a formare una vera coalizione e andare a estirpare il contro direttanente nel loro territorio.
Maurizio
14/11/2015 09:10
I governi discutono mentre i popoli piangono: Forse non hanno la volontà di dire basta all'isis: Ricordatevi l'episodio CORFU'
14/11/2015 08:43
Ho il cuore a pezzi per lo scempio che è successo un cordoglio a tutte le famiglie
antonino
14/11/2015 10:26
La barbarie umana sovrasta ogni credo religioso e politico economico comunque bisogna che si tagli la testa al serpente. Purtroppo ci saranno tanti INCOLPEVOLI ed inermi esseri umani che ne dovranno piangere le conseguenza.
Nino
14/11/2015 11:13
E ancora Hollande non si dimette? ma avete sentito cosa ha detto ai francesi durante e dopo gli attentati? parole vuote, discorsi inutili, promesse da marinaio, balbettava imbarazzato rosso di vergogna, mentre centinaia di persone innocenti e ignare del loro triste destino cadevano sotto i colpi implacabili dei terroristi come se fossero " al tiro al piccione". Dove erano i servizi segreti? dove l'intelligence? cosa facevano le forze antiterrorismo i servizi speciali e le varie sezioni specializzate antiterrorismo che ogni stato ha all'interno delle proprie forze dell'ordine? Dove è finita la "grandeur" francese? Eppure non molto tempo fa Parigi era già stata pesantemente colpita da attentati di matrice islamica, quali provvedimenti di prevenzione e controllo ha preso il governo Hollande? A mio parere le proteste e l'indignazione dei francesi per tutte queste vittime civili sarà talmente forte che questo governo di sinistra, inutile e dannoso, dovrà lasciare immediatamente. Mi rendo conto che molti di questi attacchi siano imprevedibili ma un grande paese deve trovare ogni mezzo ogni condizione per prevenire arginare bloccare ogni possibile azione terroristica e per tutelare i propri cittadini. Esattamente il contrario di quello che ha fatto Hollande che, mentre era allo stadio, fuori e a pochi passi da lui, si consumava la strage degli innocenti. Purtroppo la cultura, il valore della vita della convivenza civile e della pace in tutto l'occidente è sotto attacco e nessuno di noi può più stare tranquillo. Occorrono decisioni forti e risolutive seri provvedimenti da prendere di comune accordo con gli altri paesi occidentali se vogliamo che i nostri figli abbiano un futuro.
Andrea
14/11/2015 13:36
Rimandateli tutti a Casa ho paura Che Mia figlia Un giorno dovra' parlare l'arabo se facciamo entrare ancora vedete come va a finire io li manderei tutti a Casa e alzerei in muro di 100metri alto
Marco
14/11/2015 14:06
Per Lucas: scenda dal suo sgabbello intellettuale, lei per questa gente e' il nemico a prescindere, facile dire la parola pace, la pace va difesa anche con le armi.
Lucas
14/11/2015 15:00
ma la pace vale solo per noi? o vale anche per la gente che vive in quei paesi? bestie sono quelli che hanno fatto l'attentato ieri e bestie sono i nostri governanti quando inviano gli aerei a bombardare quei paesi. e basta con questa ipocrisia, un bambino morto in siria non è meno importante di un bimbo morto a parigi.
Marco
14/11/2015 15:32
Ma perché non capisce che questa gente ci vuole colonizzare (schiavizzare), lei come me siamo nemici non perché i governi li bombardano, siamo nemici perché non siamo musulmani integralisti, perché non accettiamo la folle ideologia integralista; Le sembra normale che uccidono i loro bambini rei di essere andati a giocare a calcio invece di studiare il corano?.
Lucas
14/11/2015 17:30
ma cosa dice? ma chi dove legge queste cose? dove legge che uccidono i bambini perchè vanno a giocare a calcio invece di studiare il corano??? questa gente ci vuole colonizzare??? ma se siamo noi che siamo andati in iraq a colonizzarli!!! booh... vedete le cose a verso vostro. non ho altre parole da spendere al riguardo, disarmato di fronte tanta ignoranza.
Gianni
14/11/2015 14:13
Ma i servizi segreti Francesi che fine hanno fatto?, possibile con non siano riusciti a intercettare questa gente prima che potesse colpire.
alberigo gentile
14/11/2015 14:16
provo solo tantissima tristezza e rabbia per le vite spezzate di gente innocente.
Aldo
14/11/2015 14:52
Se vogliamo combattere il terrorismo ci vogliono le leggi razziali
peppe
14/11/2015 17:27
Ma che ......dici??? Cosi' fai il gioco di chi odia come questi terroristi!!!! Leggiti la storia del popoli Curdo, cosi' comprendi alcune cose importanti! E Non bisogna trascurare nemmeno la storia recente del medio oriente! Qualcuno appoggia l' isis e qualche altro appoggia la Turchia che a sua volta attacca i Curdi che sono gli unici che combattono l' isis!!!!!!!
Angelo
14/11/2015 15:47
In tutto questo c'è qualcosa che non mi torna; se i terroristi uccisi sono stati in tutto 8 (3 allo stadio e 5 al teatro Bataclan) chi ha compiuto gli altri attentati? Mi sa che almeno una decina di terroristi sin'ora se le fatta franca
fabio
14/11/2015 20:27
L'Europa,gli Stati Uniti Uniti devono agire subito militarmente nello stato islamico cioè in Iraq,in Siria,se no la situazione continua cosi.
Gianni
14/11/2015 20:55
Per Lucas: per le atrocita' commesse dall'isis faccia una ricerca su internet se c'è ne fosse ancora bisogno, per i tredici ragazzi trucidati perché hanno visto la partita di calcio si documenti; Stia tranquillo che la sua liberta' con tutto il suo ipocrita pacifismo verra' difeso da volorosi soldati che combatteranno al posto suo.
michelangelo
14/11/2015 23:50
Signor Lucas consideriamo che si sta commentando in una testata che fa 90 commenti per il Palermo e una ventina per il fatto in questione, solo perchè la notizia ha assunto proporzioni mediatiche enormi.Il mondo è capovolto e ogni tentativo di ragionamento trova pochi disposti e capaci di mettersi in gioco,a dialogare con tesi sensate.Si va vanti per pregiudizi e stereotipi.Credo invece che nessuno di noi abbia la verità in tasca e il fenomeno terroristico sia distinto dal fenomeno migratorio e ambedue necessitano di approfondimento.
pietro gambadilegno
15/11/2015 11:00
Il mondo non ha paura e i bombardamenti continueranno anche più forti di prima! L'is contro il mondo intero? E dove sono aerei, navi, carriarmati? Andranno a Roma col postale per Napoli? Ma facciano il piacere, ridicoli!
GINO
15/11/2015 15:28
Tutti i Governi europei, prima di accogliere gli stranieri provenienti da quell'area dovrebbero porre loro una condizione: vivere , comportarsi e adeguarsi alle nostre abitudini,alla nostra civilta', oppura rispedirli al mittente senza alcuna pieta' tantopiu' che come dimostrato trattasi di gentaglia senza cuore,senza Dio e priva di umanita', insomma quelli che comunemente vengono definite animali,belve sanguinarie .
Michele
15/11/2015 18:55
Ho sempre provato a comprendere motivazioni ... con questo attacco vigliacco mi è scattato qualcosa che mai avevo provato in vita mia ... se è vero che i musulmani non sono questi, è pure vero che il mondo islamico tace .. tace vergognosamente ... qualche parola con cui ci si dissocia, ma mai una lotta senza quartiere agli estremismi .. i Cattolici hanno preteso dalla Chiesa scuse, mortificazioni ed ogni giorno gridano quanto vergognoso sia il fenomeno della pedofilia, della Banca Vaticana, etc... e questi che sgozzano ragazzi inermi come animali non vengono massacrati dai musulmani stessi? Credo di essere stanco di parole da perbenista ... le lacrime di quei genitori veneti, che stasera piangono la loro figliuola per via di quei quattro incappucciati che gridavano "Allah Akbar", mi fanno dire che se di fatto ci impongono la guerra di religione, spero la comunità internazionale si compatti e colpisca con quell'unico livello di durezza che risolve i grandi problemi della storia