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Fondi Ue per il lavoro, dalla Regione maxi-appalto a società esterne

Al Formez va una gara da 2,7 milioni. Il dirigente: procedure regolari, 250 funzionari aiuteranno gli uffici

PALERMO. Un appalto da quattro milioni di euro della Regione siciliana per affidare a una società esterna la gestione del fondo sociale europeo, cioè delle somme messe a disposizione dall’Europa per promuovere l’occupazione. Un appalto che si aggiunge a quello relativo al Fesr, il fondo europeo per gli investimenti, affidato a inizio anno per 2,7 milioni al Formez, ente governativo che ha messo sotto contratto una quarantina di esperti a supporto degli uffici regionali, con stipendi fino a 280 euro lordi al giorni.

Tutte attività che rientrano nella cosiddetta assistenza tecnica, che è espressamente prevista da Bruxelles ma che scatena ugualmente l’ennesimo scontro sui regionali: altro che società internazionali, secondo i sindacati quei soldi potrebbero essere utilizzati per incentivare i dipendenti di Palazzo d’Orleans. La questione nasce dalla cattiva distribuzione dei regionali, con uffici in sovrannumero e altri carenti, situazione che ha provocato disagi e rallentamenti alla spesa dei fondi comunitari.

Ma secondo Gigi Caracausi della Cisl è una situazione a cui si può porre rimedio: «È successo - racconta - che tra gli esperti arruolati per l’assistenza tecnica ci siano stati persino dipendenti regionali in pensione. Questo significa che allora le professionalità ci sono. Basterebbe valorizzarle, anche attraverso la formazione, con progetti obiettivo, sfruttando le risorse europee per incentivare i regionali». Insomma, nella Sicilia col record di dipendenti pubblici, secondo i sindacati ricorrere a esterni è un errore.

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