PALERMO. Un bando da 167 milioni che punta al salvataggio dei tremila lavoratori ancora alle dipendenze degli enti di formazione e al ripescaggio del maggior numero possibile tra gli altri tremila rimasti disoccupati dopo la chiusura dell’ente di appartenenza.
In attesa che venga varata la riforma del settore, l’assessorato regionale alla Formazione guidato da Mariella Lo Bello compie il massimo sforzo, in termini di regole e risorse, per dare una boccata d’ossigeno al settore. L’avviso pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana è finanziato con fondi europei del periodo 2014-2020 e ricalca a grandi linee le misure varate con l’Avviso 20. Quel bando durò tre anni, al termine dei quali sarebbe dovuta entrare in vigore la nuova riforma, oggi ancora in attesa di sbarcare all’Ars.
Nel frattempo, il dipartimento guidato da Gianni Silvia ha messo a punto questo bando della durata di un anno. Il via libera alle istanze sarà comunicato nei prossimi giorni: l’assessorato attende infatti che la Corte dei Conti registri il nuovo sistema di accreditamento, cioè di autorizzazione agli enti a svolgere i corsi. A quel punto ci saranno 45 giorni di tempo per le domande. L’intero iter e dunque l’avvio dei corsi è previsto a gennaio 2016. Gli enti dovranno presentare progetti di durata compresa tra 450 e 900 ore.
Ogni ora sarà finanziata con 129 euro, più dei 117 messi a disposizione lo scorso anno (anche in seguito a una sentenza del Tar). Al momento i 167 milioni soddisfano di gran lunga i sindacati, che fanno notare come la somma stanziata sia grosso modo la stessa di qualche anno fa, quando erano ancora attivi molti di quegli enti finiti poi al centro di inchieste giudiziarie o colpiti da crisi finanziarie.
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