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Casse vuote, stipendi a rischio per i Comuni: corsa contro il tempo per sbloccare 200 milioni

Orlando, presidente dell'Anci: "Lo stato di calamità istituzionale in cui si trova la Regone - ha detto il leader dei sindaci - sta mettendo a rischio la vita dei Comuni. Non possiamo non sottolineare con molta preoccupazione"

PALERMO. Casse vuote e stipendi a rischio nel Comuni. Leoluca Orlando, nella veste di presidente dell'Anci, lancia l'allarme dei sindaci e torna ad attaccare la Regione. "Molti Comuni siciliani - ha detto il sindaco di Palermo - non sono in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti e non possono neanche assicurare i servizi ai cittadini". Orlando parla di amministrazioni al collasso e sottolinea anche l'incertezza che ancora regna sui fondi che la Regione dovrebbe trasferire. Da qui nasce anche l'impossibilita per i sindaci di approvare i bilanci entro la scadenza prevista per il 15 settembre.

Nei giorni scorsi Orlando ha incontrato i vertici della Regione ma la situazione non si è ancora sbloccata perché il problema e' piuttosto complesso. L'assessorato agli Enti Locali, che dovrebbe erogare almeno un'altra tranche di finanziamenti da 200 milioni ha la cassa bloccata perché è stato già raggiunto il tetto annuale previsto dal patto di stabilità.

Per sbloccare la situazione servirebbe quindi un allentamento dei vincoli e altre amministrazioni regionali dovrebbero cedere quote della loro capacità di spesa. La giunta sta provando a mettere a punto un piano che sblocchi almeno duecento milioni ma i tempi non sembrano rapidissimi.

E intanto Orlando attacca ancora: "Lo stato di calamità istituzionale in cui si trova la Regone - ha detto il leader dei sindaci - sta mettendo a rischio la vita dei Comuni. Non possiamo non sottolineare con molta preoccupazione, malgrado il positivo incontro della scorsa settimana con l’Assessore Baccei, che i 390 comuni siciliani non hanno ancora ricevuto un euro nè del fondo ordinario né di quello capitale e che le prospettive non lasciano presagire novità positive. Ribadiamo da mesi nei nostri documenti e nelle nostre assemblee - continua Orlando – che lo “stato di calamità istituzionale” in cui si trova la Regione siciliana sta mettendo fortemente a rischio l’”esistenza in vita” dei nostri Comuni e che gli amministratori siciliani rischiano, tutti i giorni, la propria incolumità personale a causa delle ripercussioni sociali che questa gravissima situazione finanziaria crea”.

“Auspichiamo che le rassicurazioni di impegno ribadite dall'assessore Autonomie locali Giovanni Pistorio e la disponibilità mostrata dall’Assessore Baccei nell’incontro di venerdì scorso si realizzino, prima possibile, in provvedimenti concreti in favore dei Comuni e soprattutto a tutela delle fasce più disagiate delle nostre comunità, come disabili, bambini e anziani, che, con il perdurare della disastrosa situazione finanziaria in atto, diventeranno, purtroppo, vittime di ulteriori e inevitabili tagli”.

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