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Crisi Crocetta-Partito democratico,
alla Regione spunta l’ipotesi rimpasto

Oggi e domani vertici decisivi per i Dem. Cardinale: «Chiamiamo gli uomini migliori». Le opposizioni: finita un’era. Baccei a Roma prova a difendere la Finanziaria

PALERMO. Rosario Crocetta ha provato ieri a evitare lo strappo definitivo dal Pd. Una telefonata con il segretario Fausto Raciti ha tenuto aperto un debole dialogo col partito, che però si prepara a due vertici decisivi: oggi sarà il gruppo a riunirsi e sabato la direzione. Appuntamenti a cui si arriva con una premessa che Antonello Cracolici affida a Twitter: «Sembra ineluttabile che alla Regione Siciliana stiano per spegnersi le luci».

Mentre il Pdr di Totò Cardinale propone un rimpasto per superare la crisi. Crocetta si è trovato a gestire un’altra emergenza. Le imminenti dimissioni di Lucia Borsellino potrebbero essere il colpo di grazia per un governo che in questo momento non gode del sostegno di tutto il Pd. Solo l’area Lupo si è astenuta da dichiarazioni contro il presidente.

 

Mentre Fabrizio Ferrandelli ha lanciato perfino un hashtag (#iolastacco) per sostenere dall’esterno la sua proposta di mozione di sfiducia. Argomento che sarà discusso anche oggi durante la riunione del gruppo parlamentare convocata da Baldo Gucciardi. Anche se, va detto, finora nessun deputato ha annunciato il sostegno alla sfiducia. Neanche Crocetta crede che finirà così: «Sono posizioni personali. Se io decidessi di staccare la spina i miei oppositori di oggi diventerebbero i miei migliori sostenitori».

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