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Tagli ai Comuni, l'Ars vota ma è polemica
Salve le commissioni consiliari

Restano in vita le circoscrizioni a Palermo, Catania e Messina. Slitta anche la riduzione dei compensi. Cracolici: questa norma ci avvicina al resto d’Italia. L’opposizione attacca: norma senza coraggio, un papocchio

L'assessore al Bilancio, Alessandro Baccei, durante la seduta di ieri all'Ars

PALERMO. I tagli nei Comuni sono legge, ieri sera il via libera dell’Ars. Le ultime norme approvate ieri – che si aggiungono a quelle dei giorni scorsi – salvano le commissioni consiliari anche nei Comuni sotto i 10 mila abitanti (bocciando l’articolo che ne prevedeva la soppressione) e cancellano invece i consigli circoscrizionali ad esclusione di quelli di Palermo, Catania e Messina.

Nelle tre città metropolitane i consigli circoscrizionali non potranno avere più di 10 componenti (incluso il presidente). «Questa norma di fatto penalizza solo Siracusa», dice Vinciullo (Ncd). Stop alla proposta di «salvare» tutti i consigli circoscrizionali ma senza gettoni. I tagli entreranno in vigore, anche in questo caso, dal primo rinnovo elettorale quando i consigli comunali dovranno anche assegnare alle cirscoscrizioni le competenze: scaduto il termine di 180 giorni, provvederà un commissario ad acta. La legge inoltre impone obblighi di pubblicità degli atti, dei rimborsi e dei gettoni.

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