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La Regione sospende le concessioni
Scoppia la guerra dei lidi balneari

Il dirigente: manca un piano di utilizzo del demanio marittimo. In assessorato restano ferme un centinaio di richieste

PALERMO. La Regione sospende la concessione di autorizzazioni per nuovi lidi balneari. Si apre così la guerra per le spiagge, visto che i sindacati dei gestori degli stabilimenti annunciano azioni giudiziarie contro i decreti dell’assessorato al Territorio e Ambiente. Da questo momento in Sicilia non è più possibile aprire nuovi lidi. Sospese tutte le richieste, anche quelle il cui iter amministrativo era stato concluso e per cui era stata pagata la tassa di concessione. Nessun problema invece per i vecchi lidi.

Il decreto che ha sospeso tutto è stato firmato la settimana scorsa da Maurizio Pirillo, dirigente del dipartimento Ambiente. Alla base del provvedimento, spiega il dirigente, c’è la mancanza dei Piani di utilizzo del demanio marittimo: una sorta di piano regolatore delle spiagge, atteso dal 2011, a cui agganciare le nuove concessioni per i lidi balneari. Questi piani sono realizzati dalla Regione coordinando le proposte che arrivano dai singoli Comuni: «Rilasciare nuove concessioni in un clima di totale deregulation - spiega Pirillo - è un errore. Avevamo chiesto ai Comuni di procedere rapidamente alla presentazione dei piani. Ma hanno provveduto solo una sessantina di sindaci. Della situazione di tutti gli altri non sappiamo nulla».

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