PALERMO. Si fermano i lavori per mettere in sicurezza gli alvei dei fiumi e anche le strade e le ferrovie che passano nelle zone a rischio idrogeologico. L’assessorato regionale all’Ambiente ha annullato 39 decreti per altrettanti appalti in sette province dell’Isola. E con lo stop ai cantieri si perde anche la possibilità di impiegare forestali e precari dell’Ente sviluppo agricolo, per cui adesso dovranno essere trovate altre risorse. È il primo effetto concreto della perdita dei fondi Pac, le somme non spese (europee ma anche nazionali) che lo Stato si è ripreso a dicembre con la legge di Stabilità.
La provincia più penalizzata è quella di Agrigento, che al momento perde poco meno di un milione. La sola città di Agrigento è costretta a rinunciare a 127 mila euro che avrebbero permesso di mettere in sicurezza l’alveo del fiume Naro e del «fiume Akragas-San Leone dalla confluenza con il fiume San Benedetto fino alla foce». Tutti gli appalti erano stati banditi dal Geneio Civile.
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