PALERMO. Poco più di 3 mila pensionamenti entro il 2017. Con un risparmio per le casse regionali di 12 milioni e mezzo in tre anni. È la cura dimagrante che la Finanziaria prevede per il settore forestale. A cui si aggiungono altri tagli e pensionamenti anticipati per Esa e Consorzi di bonifica. I lavoratori che nell’arco dei tre anni potrebbero andare in pensione, in base ai requisiti previsti dalla legge Fornero, sono circa mille e 600.
La norma in Finanziaria prevede che quelli a tempo determinato smettano di lavorare a 63 anni (e con 20 anni di contributi), portando a poco più di tremila i fuoriusciti con il blocco, contemporanemente, delle sostituzioni di chi andrà in pensione. Fra lavoratori a tempo indeterminato e i vari contingenti (cosiddetti centocinquantunisti, centonunisti e settantottisti, in base alle giornate lavorate) l’esercito di forestali passerebbe da 24.500 a poco più di 21 mila. Dati che ancora devono essere verificati con l’Inps, relativamente alla posizione individuale di ciascuno da cui dipende il numero di anni di contribuzione. A chi andrà anticipatamente in pensione andrebbe corrisposta un’indennità.
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