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Baccei, giornata di trattative a Roma: "Da Roma pronti tre miliardi per la Sicilia"

Ma la firma sugli aiuti per far approvare il bilancio non c’è. L’assessore: Palazzo Chigi teme che l’Ars non approvi le riforme

PALERMO. Un’altra giornata di lunghe trattative a Roma. Ma sull’aiuto che dovrebbe consentire di approvare il bilancio della Regione bisognerà ancora lavorare. Anche se l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, in serata si sbilancia: «Dal punto di vista tecnico, sono state trovate tutte le soluzioni che ci consentirebbero di coprire il buco nei conti per intero e subito. Ora tocca alla politica chiudere le intese. E ci sono da superare alcune incognite». A Palazzo Chigi la preoccupazione è che le riforme promesse dal governo regionale in cambio del paracadute contabile non superino la prova dell’Ars.

Baccei ha incontrato per oltre un’ora il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Strappando più di quanto ipotizzabile alla vigilia: non i due miliardi e mezzo di cui si era parlato ma 3,2 miliardi. Non si tratta però di soldi che verranno materialmente trasferiti nelle casse regionali: sono operazioni contabili che permetteranno di turare le falle. Ci sarà la cessione di alcune entrate, verranno spalmate su più anni spese che oggi pesano in modo insopportabile (come le rate dei mutui) e si darà la possibilità di riprogrammare nel bilancio regionale somme che lo Stato aveva stanziato in modo vincolato. Un mix di soluzioni per cui ora serve «solo» la firma sul contratto fra Stato e Regione.

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