
PALERMO. Due giorni di lunghe trattative a Roma non hanno permesso di sciogliere i dubbi sui fondi destinati alla Regione. E ora si apre un braccio di ferro senza precedenti fra il Parlamento siciliano e lo Stato.
Ieri l’assessore all’Economia Alessandro Baccei ha incontrato il sottosegretario Graziano Delrio, strappando la promessa che lo Stato interverrà con 3,2 miliardi per coprire i buchi del bilancio regionale. Si tratta per lo più di operazioni contabili e non di soldi materialmente spendibili. Ma sono l’unica soluzione per approvare il bilancio siciliano entro il 30 aprile.
Ma ora bisogna siglare le intese politiche e Baccei ha precisato che non sarà facile perchè Palazzo Chigi non si fida della Sicilia e teme che le riforme promesse in cambio dell’aiuto finanziario non vengano approvate all’Ars. Baccei ha detto che c’è la preoccupazione che i testi approvati in giunta e concordati a Roma vengano modificati in Parlamento vanificando l’operazione risparmio.
Frasi che hanno irritato il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, preoccupato per l’autonomia del Parlamento: «La Sicilia non è la Grecia e Baccei non è la Troika - ha detto Ardizzone -. L’assessore ha il compito di garantire alla Sicilia le risorse che le sono dovute per Statuto e Costituzione. E non si tratta di una cortesia del governo nazionale».
Ardizzone ritiene eccessivi i tagli disposti dallo Stato per la Sicilia e rivendica il trasferimento di entrate che sarebbero previste dallo Statuto ma che Roma fino a ora non ha garantito. Ma la sfida di Ardizzone a Baccei svela il malessere latente per una sorta di commissariamento di fatto sui conti pubblici. E su questa linea si muove anche il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina, che da giorni ritiene la Finanziaria approvata dalla giunta «irricevibile» perchè manca il bilancio: «Baccei dice che non si fida della Regione? Forse è il caso che ci trasferiamo tutti in Lazio e Toscana, dove ogni cosa funziona meglio. Così siamo tutti più tranquilli». Dina fa riferimento anche ad alcune imposte trasferite dalla Sicilia proprio al Lazio e al fatto che l’assessore ha origini toscane.
Ma poi il presidente della commissione Bilancio mette da parte l’ironia e attacca l’assessore: «La Finanziaria non è ancora stata trasmessa all’Ars. E un po’ di rispetto nei confronti del Parlamento aiuterebbe a rasserenare il clima rendendo il percorso delle riforme più agevole».
Crocetta: "Nessuno scontro con Ars e con Ardizzone". Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Crocetta: “Nell'incontro avuto ieri con il presidente Ardizzone, mi è sembrato di cogliere una grande volontà di portare avanti il processo riforme, la stessa sensazione avuta dal confronto con diversi rappresentanti parlamentari. Io credo che governo e parlamento, su questo fronte di rinnovamento per la Sicilia, lavoreranno insieme. Il tema principale ora è far quadrare i conti e cambiare rotta attraverso riforme serie. Con il presidente Ardizzone c'è una linea di confronto aperta, che continuerà per il bene comune della Sicilia”.
Persone:
17 Commenti
gabriele
25/03/2015 11:27
all'ARS non è possibile proporre un bilancio e una legge finanziaria che consentano il risanamento economico della Sicilia perché la Sicilia è fallita finanziariamente da anni. Necessita solo il commissariamento. Inoltre le altre regioni d'Italia non vogliono anticipare propri fondi alla Sicilia che deve solo ridurre i costi.
satana
25/03/2015 13:51
Il popolo Siciliano meritava rispetto già" 60 anni fa ma le classi politiche se la sono mangiata fino ad ora adesso Ardizzone invoca il rispetto.Personalmente nessun rispetto per voi politici da 50 anni ad ora,.Se vivo in una terra disastrata e solo colpa vostra.Adesso che vi fanno sentire precari e a rischio invocate cosa? Fa bene Ro.a a non darvi soldi così ci smuovere voi il didietro oppure sarete pesantemente giudicati e oltre dal popolo.
ciccio
25/03/2015 14:46
Vorrei capire perché Roma dovrebbe aiutarci quando il presidente dell'ARS DICE CHE I TAGLI SONO ECCESSIVI
beneardy
25/03/2015 15:25
bene ardizzone, baccei renzi e del rio tirano troppo la corda.crocetta reso innocuo?
Daniele317
25/03/2015 16:02
Caro Presidente dell'ARS o fai valere lo Statuto o sei come Crocetta che si è svenduto alla politica romana. Ricorda e rifletteti: svendere le proprie prerogative ed i propri patrimoni è come offendere e tradire un popolo ed in questo caso il popolo siciliano...Siamo stanchi di essere merce di scambio per i vostri interessi politici e di partito. Il popolo è Sovrano e con la propria terra che rappresents la propria madre!!!Un popolo stanco e calpestato si ribella!!!! Ardizzone fai valere i diritti di questa terra e di questo popolo....
antonio
25/03/2015 17:03
Chi dovrebbe difendere la Sicilia Ardizzone? che è uno dei responsabili dello sfascio attuale? In quanto allo statuto dovrebbe essere abolito perché è servito solo a favorire ruberie, sprechi e privilegi.
Sir Joe
27/03/2015 08:50
e non dovrebbe essere un UDC a farli valere? questa gente non merita alcuna considerazione e sta lì perché ce l'han messo gli amici degli amici come tutti i politici siciliani
salvatore
08/04/2015 10:21
ma per piacere andate a lavorare
nicola
25/03/2015 16:07
FORZA BACCEI
Luigino
25/03/2015 16:33
Aiuto dello Stato alla regione: "Operazioni contabili"? Falso in bilancio ? Mahhhh
Giufa'
25/03/2015 18:16
Ardizzone.. Inizia tu e i tuoi onorevoli colleghi ad ridurti lo stipendio e dopo puoi parlare.
noce
25/03/2015 19:08
Ad un popolo di manciatari non darei nemmeno un euro...il discorso ovviamente vale a livello italia
Dario
25/03/2015 19:21
Soldi da Roma. Già i PIP, LSU, forestali e formatori si leccano i baffi!
Antonino
25/03/2015 20:32
commissariamo questa Sicilia. Basta. Ardizzone anche tu vai a casa. Volete solo soldi ma non sapete governare!!!!!!!!!
Sir Joe
27/03/2015 08:51
i soldi li vogliono per mangiarseli loro e i loro amici degli amici (e parenti) altro che Sicilia!
Gaspare Barraco
25/03/2015 20:57
Roma non si fida dei deputati dell'Ars? Se non vi è malafede Roma e l'Ars trovano l'accordo. Ma davvero si vuole commissariare la Sicilia per far dimettere Crocetta? Cav.ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Rosario Cantaro
25/03/2015 21:22
Roma non si fida dei Gattopardi Siciliani non dei Siciliani. Il Governo Lombardo aumentò l'addizionale Irpef di oltre un terzo promettendo il risanamento. Non avete più credibilità. Non più Gattopardi in Sicilia ma gattoni rissosi. Avanti con il Commissariamento.
colonia
25/03/2015 21:43
per roma la sicilia è sempre il granaio: si prendono la grana e ci lasciano la crusca
Sir Joe
27/03/2015 08:48
Questo signore dell'UDC, che dice di pensare alla Sicilia, pensa solo, come tutti i suoi sodali e predecessori, ai suoi privilegi, a quelli di amici, parenti e amici degli amici (quelli che lo tengono lì).
pippo
27/03/2015 09:13
La sicilia si trova al fallimento grazie anche al suo partito l'UDC con i vari Cuffaro e con le politiche clientelari e truffaldine hanno portato l'isola allo sfascio. Adesso Ardizzone contesta Baccei, che sta cercando di mettere un freno alle spese assurde causate da questi signori.
salvatore
07/04/2015 12:25
signor ´presidente dell`Arsper tutelare la sicilia bisogna buttare fuori a tutti quelli che negli ultimi 20 anni Hanno preso soldi senza far niente.Quindi forza Baccei per la sicilia
sicilia
09/04/2015 12:13
Ardizzone tu pensa a ridurti lo stipendio e rinunciare a qualche vitalizio, lo dici sempre ma non l'ho fai mai