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Vino strangolato dalla burocrazia: arriva il Testo Unico

l cambio favorevole euro/dollaro sta dando la carica agli imprenditori del vino, oltre 4mila le aziende presenti a Vinitaly, ma nel quotidiano in cantina le pastoie della burocrazia stanno strangolando il settore vino, lamentano i produttori, e il ministro risponde con il Testo Unico

VERONA.  Il cambio favorevole euro/dollaro sta dando la carica agli imprenditori del vino, oltre 4mila le aziende presenti a Vinitaly, ma nel quotidiano in cantina le pastoie della burocrazia stanno strangolando il settore vino, lamentano i produttori, e il ministro risponde con il Testo Unico del vino che sarà presentato domani, in bozza, al Salone del vino e dei distillati. Parola d'ordine semplificazione, ripete il ministro Martina che considera il Testo Unico "una grandissima opportunità''. ''Si è lavorato per comporre un'ipotesi di lavoro - ha precisato - tenendo conto delle tante sensibilità che si sono manifestate nella discussione attorno al Testo Unico del Vino. Dopo il lavoro di preparazione, Vinitaly rappresenta l'occasione per fare gli ultimi passi. Il provvedimento è accolto con soddisfazione da Coldiretti: ''il Testo Unico - dice - dimezzerà la burocrazia per le aziende vinicole, oggi costrette a dover fare i conti con ben 70 diverse pratiche burocratiche che coinvolgono 22 soggetti diversi''.

Ma una delle due grandi associazioni dei produttori, Federvini, esprime riserve sul lavoro. L' associazione degli industriali ritiene che il provvedimento poteva essere più ambizioso e spingersi oltre. La bozza che sarà presentata domani è solo all'inizio del proprio percorso Parlamentare e quindi potrà essere modificata nei passaggi nelle Commissioni Agricoltura. Il ministro ha assicurato che ci sarà comunque tempo per le necessarie limature. Ma la semplificazione è stata già innescata col decreto sulla dematerializzazione dei registri cartacei, varato nei giorni scorsi. Provvedimento che ha previsto il progressivo passaggio on line di migliaia di informazioni che finora le aziende dovevano fornire solo in via cartacea. I produttori però aspettano una vera chiave di volta e guardano con speranza al Testo Unico del vino che ha il suo cuore nella razionalizzazione del sistema dei controlli. ''Un sistema che prevede a carico delle aziende vitivinicole circa 70 adempimenti l&rsquoanno e vede il coinvolgimento, in qualità di controllori, di circa 20 diversi soggetti'' ha denunciato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia secondo il quale ''la sfida del futuro è la sburocratizzazione''. ''Prima di fare il vino bisogna fare gli agricoltori'' ha osservato Marco Caprai, presidente di Confagricoltura Umbria, e per ''chi deve programmare investimenti aziendali ancora non è chiaro il ruolo di "agricoltore attivo" e come tenere i mezzi di produzione ''Io penso di poter dire che abbiamo fatto passi importanti. Innanzitutto - ha spiegato Martina - la razionalizzazione e la semplificazione dei controlli non significa un loro indebolimento. Anzi, noi siamo convinti di poterli rafforzare proprio agendo sulla leva della semplificazione. Altro aspetto operativo sul quale puntiamo è il rafforzamento dell&rsquoistituto della diffida''. Il Testo Unico, come ricordato dal ministro, sarà il perno della strategia di semplificazione che potrà contare anche sulla digitalizzazione delle informazioni agricole previsto dal progetto "Agricoltura 2.0" Prime e sulla messa a punto della domanda Pac on line.

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