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Serradifalco, il caso del posteggio di via Volpe: il sindaco attacca gli alleati

SERRADIFALCO. "Se avessimo avutolo stesso atteggiamento di timore reverenziale del gruppo di Generazione democratica del Pd e del suo ex assessore comunale Francesco Valenti, oggi la comunità non usufruirebbe di un parcheggio pubblico". Il sindaco Giuseppe Maria Dacquì torna ad attaccare i suoi ex alleati di maggioranza sulla vicenda del posteggio di via Volpe. Si tratta della seconda stoccata, da quando, circa un mese fa, un commissario ad acta ha deciso di acquisire al patrimonio indisponibile del comune l'area, come aveva fatto la giunta comunale un anno fa. In quella occasione, secondo il primo cittadino, "Valenti nel votare contrario all'acquisizione del terreno dove sorge il parcheggio nel giugno 2013, di fatto, ha optato, per la sua restituzione agli ex proprietari". Secondo Dacquì, infatti, "la giunta era chiamata soltanto a dare esecuzione a una sentenza del Tar piuttosto chiara che imponeva o la restituire l'area o la sua acquisizione. E la proposta dell'amministrazione era quest'ultima".
Valenti, invece, in barba agli interessi della collettività, ha votato contrario, manifestando la volontà implicita che il terreno tornasse alla ditta". In quanto alle domande poste da Valenti in quella stessa riunione di giunta del giugno 2013, Dacquì sostiene: "Dallo incipit "È vero che", usato in molte di esse, emerge chiara l'intenzione di agevolare gli ex proprietari nel proporre un ricorso al Tar. Tale inizio, infatti, si utilizza nella formulazione della circostanza per cui in un processo civile si chiede la prova testimoniale. Che nel processo amministrativo non invece ammessa. Ragione per cui, attraverso la formulazione di queste domande,si è cercato di introdurre nel promuovendo ricorso davanti al Tar delle prove documentali. Facendo entrare dalla finestra quello che non poteva dalla porta". Pronta la replica del segretario cittadino del Pd Graziano Cipollina e dell'ex assessore Francesco Valenti: "Non intendiamo proseguire in questa sterile polemica. Anche perché, rispetto al sindaco, i nostri obiettivi politici sono ben altri e li illustreremo alla nostra comunità, che abbiamo avuto e abbiamo sempre a cuore, con il progetto "Serradilab 2020". Il nostro assessore, nell'esercizio delle funzioni di controllo amministrativo che gli attribuisce la legge, ha posto delle domande. I fallimenti politici se li tenga chi ce li ha, evitando di strumentalizzare e personalizzare vicende sulle quali abbiamo già espresso ampiamente e in maniera trasparente il nostro punto di vista".

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