GELA. Il sindaco Angelo Fasulo avrà 15 giorni di tempo per comunicare al consiglio comunale l’esito del referendum di adesione al Libero consorzio di Catania. Dovrà chiarire se il raggiungimento del quorum era obbligatorio e meno. «Faremo chiarezza in pochi giorni – assicura il primo cittadino – Naturalmente si tratta di un tentativo che speravamo di non affrontare con il raggiungimento del quorum. Dovremmo chiedere alla Regione, inviando una comunicazione ufficiale. Naturalmente siamo pronti a rafforzare la tesi che in un referendum confermativo non è necessario raggiungere il quorum. In effetti il risultato ottenuto è importante ma non ha permesso di evitare questo problema». Solo il 36,14 per cento dei gelesi aventi diritto si sono recati alle urne per il referendum confermativo della delibera di consiglio comunale per aderire al Libero consorzio di Catania. Secondo Filippo Franzone, portavoce del comitato per lo sviluppo dell’area gelese, «Si tratta di una vittoria schiacciante. Il 99 per cento dei cittadini ha chiesto di aderire al Libero consorzio etneo. Un dato plebiscitario che non deve essere ignorato – sottolinea Franzone - Nell’ultima tornata elettorale che ha permesso di scegliere i parlamentari europei, in città si sono recati alle urne appena il 29 per cento degli aventi diritto al voto. Domenica, i votanti sono stati 23725. Un popolo sfiduciato dalla minaccia di chiusura della Raffineria e per questo colpito profondamente da questo problema sociale. Nonostante tutto, hanno votato circa 2000 persone ogni ora. Una media importante fatta da molti pendolari, tra studenti e lavoratori, e segnata dagli oltre 5000 residenti gelesi all’estero. La popolazione gelese si è concentrata ai seggi, come d’abitudine, dalle 18 in poi. In appena tre ore ha votato oltre il 17 per cento. Tanti altri non hanno potuto votare perché rimasta fuori dai cancelli dopo le 21. Troppo ristretto il tempo a disposizione anche se regolamentato dallo statuto comunale». In attesa del verdetto definitivo del referendum che sarà annunciato dal sindaco Angelo Fasulo, il dato di domenica e la necessità di raggiungere il quorum ha suscitato parecchie reazioni anche sui social network. «Per cercare di informare quanti più cittadini possibili delle potenzialità del referendum – conclude Franzone - non ci siamo potuti occupare appieno della vicenda. Immediatamente dopo, abbiamo approfondito l’argomento anche con giuristi secondo i quali l’attuale ordinamento giuridico per il referendum confermativo prevede che venga chiesta conferma al corpo elettorale su una decisione assunta da un organo deliberante, necessariamente successivo alla delibera, e non è previsto alcun quorum».
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