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San Cataldo, all'ex Ipab solo 6 operatori «Presto saranno tutti a lavoro»

SAN CATALDO. Il segretario generale della Cisl-Fp delle tre province, Caltanissetta, Agrigento ed Enna, Gianfranco Di Maria è stato ricevuto dal commissario straordinario Licia Donatella Messina, per quanto riguarda la riassunzione di tutti gli ex operatori socio sanitari dell'Ipab, «Canonico Pagano». Nei giorni scorsi, infatti, il segretario sindacale, aveva chiesto un incontro urgente con il commissario perché solo 6 dei circa 16 ex lavoratori dell'Ipab sono stati riassorbiti mentre gli altri sono rimasti al "palo". Durante la riunione Licia Donatella Messina, ha rassicurato Di Maria, dicendogli che il patto sottoscritto dai vertici della ditta "Progetto Vita", di Caltagirone, che gestisce il centro, verrà rispettato e tutti gli ex impiegati della "Canonico Pagano", rientreranno a svolgere le loro mansioni all'interno della struttura. Grande la soddisfazione del segretario generale della Cisl-Fp, il quale nutre molta fiducia nel commissario straordinario, riconoscendo che si è spesa molto per la riapertura della ex casa di riposo ed ha voluto la riassunzione degli ex dipendenti. Di Maria però tiene a sottolineare che gli ex operatori dell'Ipab devono mantenere la loro qualifica e svolgere i compiti di assistenza agli anziani così come prevede il contratto di lavoro e non essere impiegati in mansioni non appropriate.«Le parole del commissario Messina, sono state rassicuranti - dice Di Maria - e ci fanno ben sperare per il futuro lavorativo degli ex dipendenti dell'ente. Noi siamo fiduciosi, sicuri che nel giro di qualche mese tutti gli ex operatori della "Pagano", torneranno a ricoprire le loro vecchie mansioni, fornendo assistenza ad anziani ed extracomunitari. Il sindacato comunque vigilerà sull'impiego dei lavoratori i quali hanno delle qualifiche ben precise e devono svolgere i compiti di loro pertinenza. Mi sono arrivate delle voci, secondo le quali, al momento all'interno della struttura regna confusione sui ruoli e sulle mansioni da svolgere. Non è normale che un assistente socio sanitario debba ad esempio lavare le scale, invece di assistere le persone anziane. Urge fare chiarezza nell'interesse del buon andamento dei servizi forniti dall'Ipab. Il sindacato è aperto ad ogni tipo di confronto ed è pronto ad affiancare i vertici della "Progetto Vita", per far funzionare al meglio l'ex casa di riposo. La Cisl-Fp a differenza di quanto si dice in giro, non ha intenzione di fare la guerra a nessuno, cerchiamo soltanto di tutelare la dignità dei dipendenti che da tempo attendono di ritornare al lavoro. Conosciamo le capacità organizzative della ditta che gestisce l'Ipab e sappiamo che ha le carte in regola per rilanciare la struttura offrendo ottimi servizi. Bisogna però collaborare con tutte le sigle sindacali Cisl compresa - conclude di Maria - per assicurare un futuro lavorativo sereno agli operatori, i quali sono pronti a fornire assistenza di prima qualità».

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