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Piccola boccata di ossigeno per i lavoratori Alla Scat di Caltanissetta un anticipo concesso dal Comune

CALTANISSETTA. Si è fatta nuovamente drammatica la situazione della società (la Scat) che gestisce il trasporto pubblico locale. Ed ancora una volta potrebbe essere il Comune a togliere le castagne dal fuoco con un'anticipazione sul contributo regionale del primo trimestre 2014. Il sindaco ricevendo una delegazione della cooperativa ha mostrato ampia disponibilità a venire incontro alle esigenze dei lavoratori che hanno percepito l'ultimo mezzo stipendio (relativo al mese di aprile 2013) soltanto nello scorso autunno. Alle mensilità maturate bisogna anche aggiungere tredicesima e quattordicesima. I lavoratori sono con l'acqua alla gola e lo dice apertamente il segretario Uil-Trasporti Carlo Messina. «Siamo al collasso - ha dichiarato - c'è ormai gente che non riesce più a fare la spesa».
L'amministrazione comunale da parte sua, nell'attesa che la Regione sblocchi il contributo die primi tre mesi dell'anno (pressappoco 200mila euro), si è detta disponibile a fare anticipazione di cassa con la quale l'azienda sarebbe nelle condizioni di pagare uno (forse due) stipendio e far fronte alle spese di gestione. Insomma quello che è accaduto a fine ottobre quando fu il Comune ad anticipare 200mila euro per consentire alla Scat di pagare le polizze assicurative e mettere i bus (fermi da quattro giorni) di riprendere il servizio e corrispondere una mensilità e mezzo. Una situazione paradossale. La Scat vanta crediti da Regione, Comune e altre fonti per un milione di euro ma si ritrova con le casse vuote e nella materiale impossibilità di soddisfare le legittime esigenze dei ventotto lavoratori del gruppo. «Le rassicurazioni fornite del sindaco - ha aggiunto Messina - hanno allontanato l'ipotesi dello sciopero ventilata nei giorni scorsi. Protestare in questa fase non servirebbe a nulla». Alla Scat però permane lo stato d'agitazione. Era stato proclamato a dicembre per protesta contro il Comune che non aveva convocato il tavolo tecnico - previsto per i primi di novembre - per affrontare i nodi dei tagli che, secondo l'amministrazione comunale, sarebbero indispensabili per il contenimento delle spese. «Bisogna rivedere il piano complessivo anche alla luce dei tagli operati dalla Regione» aveva dichiarato il sindaco Campisi il quale per venire incontro alle esigenze della cooperativa aveva prospettato l'idea di istituire nuovi servizi per gli studenti pendolari domiciliati nelle zone periferiche e per le esigenze dell'ufficio servizi sociali. Segnali d'apertura rimasti purtroppo sulla carta. I lavoratori negli ultimi giorni sono tornati a protestare (sabato avevano simbolicamente occupato gli uffici di via San Giuliano) pur assicurando i servizi delle sei linee istituite in città e i collegamenti straordinari con il cimitero Angeli e il mercatino del sabato. Il testimone adesso passa nuovamente all'amministrazione comunale.

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