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Auto sprovviste di assicurazione nel Nisseno, oltre 600 sequestri da inizio anno

CALTANISSETTA. Circolare su mezzi sprovvisti di copertura assicurativa sta diventando quasi un'abitudine dalle nostre parti. E si tratta di una infrazione ormai dilagante (seconda, per numero, solo al mancato uso delle cinture di sicurezza) ma è di quelle però che fanno indubbiamente cassa. Si avvicina la fine dell'anno e la Polizia Stradale ha reso noto il dato relativo alle multe elevato dall'inizio dell'anno ad oggi: sono state 631, un numero decisamente elevate. Se si pensa che ogni sanzione amministrativa ammonta a 716 euro si arriva alla conclusione che nelle casse dello Stato è affluita una somma considerevole vicina al mezzo milione di euro. Le multe però offrono chiavi di letture che vanno ben oltre la semplice infrazione. Seicentotrentuno multe equivalgono ad altrettanti sequestri - di auto e autocarri - per periodi più o meno lunghi. L'onda lunga della crisi ormai non risparmia famiglie e comparti produttivi. E vanno letti in questo senso i ritardi nel pagamento dei premi assicurativi. Molti utenti, al momento del fermo, si limitano a dichiarare di aver "dimenticato" di pagare la polizza altri invece affermano di non essere nelle condizioni economi che di potere affrontare una simile spesa. Il periodo congiunturale, insomma, induce molti - automobilisti e autotrasportatori - a rischiare mazzate economiche. Ovviamente la strada dove nel corso del 2013 è stato accertato il maggiore numero di infrazioni di questo tipo è la statale 640 (bretella compresa) sicuramente la più trafficata nel cuore del centro Sicilia. Ma il fenomeno interessa anche la 626 e, più a sud della provincia, le statali vicine a Gela. Le conseguenze per chi viene sorpreso a circolare privo di copertura assicurativa sono invero pesanti e si tramutano, al di là della sanzione pecuniaria, nel sequestro del libretto e nel successivo invio del documento alla Prefettura. Scatta insomma il fermo amministrativo (più semplicemente il sequestro) del mezzo per il cui sblocco l'automobilista interessato dovrà scucire altri quattrini dovendo esibire il tagliando dell'avvenuto pagamento per un periodo minimo di sei mesi. Dimenticanze e furbizie insomma possono costare care, perché si rischia anche la denuncia nel caso in cui l'auto (o l'autocarro) sottoposto a provvedimento di fermo venisse trovato a circolare. In quel caso l'utente rischia anche la denuncia penale.

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