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Caltanissetta, raccolta rifiuti: dai sindaci via libera alle Srr

CALTANISSETTA. Ieri l'assemblea dei sindaci dei comuni dell'ex Ato CL1 per definire l'assetto delle Srr, le nuove le società tra comuni o singoli, che dovranno gestite il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani in sostituzione degli Ato in via di liquidazione. Ieri in pratica si sono definite le procedure per il via libera alle gare d'appalto per l'assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si proceduto alla costituzione degli Aro (ambito raccolta ottimale) in tutto sei. Sono costituiti dai comuni con popolazione superiore a cinque mila abitanti.
Resta l'incognita del personale che secondo alcuni amministratori dovrebbe transitare nelle nuove società, mentre secondo altri dovrebbero essere assunti soltanto i lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Le Srr con diverse dimensioni territoriali succederanno ai vecchi carrozzoni Ato gestendo il servizio e i relativi appalti per singoli comuni o per territorio.
In base alle regole dettate dalla Regione i comuni in autonomia potranno esternalizzare il servizio a terzi attraverso procedure di evidenza pubblica o creare società miste in cui la selezione del socio privato avvenga mediante gara di appalto. La Regione consente anche ai sindaci di gestire in house il servizio attraverso società interamente partecipate.
L'appalto dovrà prevedere il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto. E può essere assegnato da un solo Comune o da più Comuni che si consorziano. In attesa dell'entrata a pieno regime delle Srr i comuni sono chiamati a redigere i piano d'ambito che consiste nella individuazione delle regole per il territorio gestito dai nuovi organismi. In attesa di tutto ciò nella riunione di ieri i comuni hanno dato vita a sei Aro inclusi Caltanissetta e San Cataldo, che gestiranno in proprio mentre degli degli altri quattro Aro fanno parte i rimanenti comuni consorziati: in questo ambiti territoriali saranno bandite le gare di appalto. Gli Aro possono, appunto, comprendere un solo Comune o più di uno e devono tenere conto oltre che della densità abitativa anche delle caratteristiche morfologiche del territorio, della presenza di attività commerciali e dei flussi di conferimento agli impianti cioè della distanza da discariche e aree di compostaggio.
Per programmare tutto ciò i comuni che costituiscono l'Aro devono anche predisporre un piano di intervento che descrive dettagliatamente l'organizzazione che si intende dare al servizio, e soprattutto il personale da impiegare che dovrà tenere conto della clausola che impone di salvaguardare i livelli occupazionali dei vecchi Ato,ma qui non c'è intesa.

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