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Furti, scippi e rapine in centro: protestano gli abitanti

Emergenza microcriminalità: il grido di allarme del comitato che raggruppa i vecchi quartieri

CALTANISSETTA. La recrudescenza di episodi di cosiddetta microcriminalità (furti, scippi e rapine) semina preoccupazione in chi risiede nei quartieri antichi della città dove donne e anziani sono spesso bersaglio di atti di violenza. A lanciare l'allarme il presidente del comitato San Domenico-Angeli-San Francesco-San Giovanni-Maddalena Settimo con una lunghissima aperta nella quale sostanzialmente chiede più presenza di forze dell'ordine e al sindaco di intervenire a favore delle fasce più deboli con con la creazione di spazi aggregativi, centri culturali e spazi a verde per anziani e giovani.
«Serenità, sicurezza, protezione e integrazione socio economica - scrive Ambra - questo chiedono i quartieri». Gli ultimi episodi di microcriminalità hanno fatto alzare il clima di paura serpeggiante da tempi fra gli abitanti del centro storico a volte costretti ad assistere a scene a dir poco incredibili. «Come è successo sabato scorso a San Domenico - aggiunge Ambra - dove qualche giovane scalava i pluviali di un fabbricato per raggiungere l'appartamento da svaligiare. L'intervento di una Volante ha fatto fallire il colpo». Per Ambra diventa prioritaria l'installazione di nei punti nevralgici della città di videocamere. «Stiamo assistendo impotenti - ha sottolineato - ad una continua e crescente attività delittuosa e il quartiere è spesso spettatore involontario di ripugnanti violenze. Il verificarsi di queste ignobili azioni criminali ha assunto i connotati di una vera e propria emergenza. L'offensiva criminale non smette, anzi si manifesta con con rinnovata virulenza e pericolosità e pertanto chiediamo l'intervento delle forze di polizia e dell'istituzione affinché i residenti, vittime degli incresciosi episodi, possano sentirsi assicurare quale valutazione si dia allo stato dell'ordine pubblico». Per Settimo Ambra la crisi d'identità nei giovani sta diventando fattore decisivo per la nascita e l'incremento di fenomeni di devianza che si concretizzano in atti di violenza, di bullismo e favoriscono l'alcolismo e la tossicodipendenza.
«Di fronte a tale grave situazione - ha rilevato - la famiglia e la scuola che ricoprono un ruolo veramente importante nella vita dei ragazzi, devono farsi carico a rispondere adeguatamente alla richiesta di regole etiche, superando quel muro che tante volte non permette la comunicazione fra genitori e figli, fra insegnanti e studenti. La lotta contro l'illegalità deve avvenire anche attraverso l'impegno dell'amministrazione pubblica che deve favorire la crescita della comunità con interventi a favore delle fasce più deboli».

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