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Strage di Vittoria, i pm: 4 nisseni da processare

Sono il boss di Mazzarino Salvatore Siciliano, Giuseppe Selvaggio, Claudio Calogero Cinardo e il riesino Orazio Buonprincipio

CALTANISSETTA. La procura chiede che in quattro siano processati per la strage di Vittoria. Sono il boss di Mazzarino Salvatore Siciliano (difeso dall'avvocato Michele Ragonese), Giuseppe Selvaggio (difeso dall'avvocato Antonio Impellizzeri), pure lui di Mazzarino come Claudio Calogero Cinardo (difeso dall'avvocato Danilo Tipo) e il riesino Orazio Buonprincipio (difeso dagli avvocati Vincenzo Vitello e Carmelo Terranova). Un quinto indagato è invece uscito dall'inchiesta ribattezzata «Victoria». I quattro sono adesso chiamati a comparire in udienza preliminare, sull'onda della «Strage di San Basilio» che risale a 14 anni addietro. Cinque, quel 2 gennaio del 1999, le vittime dell'eccidio che porterebbe la firma del clan Emmanuello mosso da mire espansionistiche. Un teorema, questo, su cui s'è soffermato anche il collaboratore di giustizia gelese Massimo Carmelo Billizzi, che che in Cosa nostra ha rivestito un ruolo di primo piano.
Vittime delle strage, quattordici anni fa, furono Angelo Mirabella ritenuto il punto di riferimento della stidda vittoriese. Lui era il principale obiettivo, ma nel mirino v'erano pure Claudio Motta e Rosario Nobile, mentre Rosario Salerno e Salvatore Ottone hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento meno opportuno. E sono stati assassinati per caso.
Dei quattro imputati, Buonprincipio per due volte s’è visto annullare gli ordini di custodia cautelare: in una prima circostanza per strage, in una seconda per tentato omicidio.

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