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Furti, allarme a Caltanissetta: scattano i controlli straordinari

L'ufficio Volanti ha quasi raddoppiato il numero di pattuglie presenti sul territorio. Il dirigente Felice Puzzo: "Siamo passati da dodici colpi al giorno di febbraio e marzo a uno o due di ora"

CALTANISSETTA. Da quaranta a sessanta fermi di pregiudicati al giorno, da tre a cinque pattuglie a turno per un controllo più capillare del territorio devastato dai furti.
È racchiusa in questi freddi numeri la lotta senza quartiere avviata dalle Volanti contro quella che sembra una vera e propria emergenza esplosa timidamente sul finire dello scorso anno.
«In tema di numeri - ha dichiarato il vicequestore aggiunto Felice Puzzo, dirigente dell'ufficio - debbo correggere il tiro per evitare facili allarmismi. Siamo passati dai dodici colpi al giorno di febbraio e marzo quando si è raggiunto il top a quelli dei nostri giorni. Che sono pochissimi, a volte non riceviamo alcuna denuncia. Tuttavia da qualche settimana abbiamo intrapreso un'attività di contrasto a dir poco martellante. Fermiamo, controlliamo e procediamo a perquisizioni personali sul posto di decine e decine di persone che hanno precedenti, specifici e non, a volte siamo arrivati a quota sessanta. E i risultati negli ultimi giorni ci stanno dando ragione, il numero dei furti in città calato drasticamente».
L'ufficio Volanti ha quasi raddoppiato il numero di pattuglie presenti sul territorio e la presenza di più polizia è servita sicuramente da deterrente in un momento in cui la situazione sembrava essere sfuggita di mano con una mole davvero notevole di furti in abitazioni, villette, negozi ed edicole e la comparsa di una strumentazione particolare (il famigerato chiavistello bulgaro) che ha consentito ai malintenzionati di aprire con sconcertante facilità porte corazzate e realizzare grossi bottini. Modalità di azione che hanno obbligato in molti casi i nisseni a rafforzare i sistemi di sicurezza magari con l'installazione di serrature speciali a prova di ladro. L'escalation ha portato le forze dell'ordine (Squadra Mobile in testa) ad aprire indagini perchè c'è il sospetto che molti furti siano stati perpetrati da professionisti venuti da fuori provincia, insomma in piena regola come quella - si presume - che ha agito venerdì notte in contrada "Abbazia Santuzza" dove è stata letteralmente sfondata una parete per sradicare e portar via una cassaforte piena di soldi e di preziosi. Episodi che creano indubbiamente allarme sociali specie nelle fasce più deboli della popolazione gravitante nei quartieri antichi della città. La questura sta dispiegando sul territorio quanti più uomini possibile, in divisa e in borghese e in qualche caso (come è accaduto recentemente allo Stazzone e in via Bissolati) i ladri sono stati colti nella flagranza. Il fenomeno dei furti appare, come dicono gli addetti ai lavori, legato al momento di crisi che investe quasi tutti i comparti della vita economica.

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