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Tentano di assaltare una villa: i carabinieri sventano il colpo

Recuperata la refurtiva, sequestrata un’autovettura: forse quella usata dai malviventi

CALTANISSETTA. Come Pollicino avevano seminato la refurtiva lungo il cammino. Messa alla rinfusa in borsoni seminati per strada. Ancora in attesa di essere sistemati all’interno dell’auto parcheggiata appena fuori il cancello della villa svaligiata. Ma il furto è stato neutralizzato dai carabinieri. Che stanno adesso passando ai raggi «x» la posizione del proprietario di un’Alfa Romeo su cui erano già stati caricati quattro borsoni con parte del bottino preso dalla villetta. Un’abitazione di contrada Garistoppa a cavallo tra le campagne del capoluogo e Santa Caterina. È stata proprio quell’auto parcheggiata davanti il cancello, quando mancavano una ventina di minuti alla mezzanotte, ad insospettire una pattuglia che passava da lì. I militari si sono avvicinati all’Alfa e dentro, nell’abitacolo, hanno notato diverse borse, un martello e una mazza di ferro.Ad accendere ancor più i sospetti dei carabinieri sono stati i chiari segni di effrazione al cancello della villa. Così hanno atteso rinforzi per poi entrare nell’abitazione, immersa in un vasto uliveto.

Lungo il tragitto i militari si sono accorti che diverse sacche, con dentro suppellettili e oggetti vari, erano state disseminate sul terreno. Una volta in casa hanno constatato che era stato messo tutto a soqquadro. È stato subito contatto il proprietario, un sessantenne nisseno, che è presto arrivato in casa per una sorta di conta dei danni. L’attenzione degli investigatori, a quel punto, s’è concentrata sull’auto sospetta parcheggiata fuori. La stessa con cui ladri sono arrivati lì. E nel baule posteriore di quell’Alfa sono stati rinvenuti altre valigie, borse e parecchi pacchettini. Mezzo e refurtiva sono stati sequestrati dai carabinieri che adesso stanno verificando i non pochi passaggi ombrosi della vicenda. L’auto, peraltro, non risulterebbe rubata.Non ci sono indagati ma il lavoro investigativo va avanti per fare luce sui possibili autori del raid sventato dall’intervento dei militari del «Norm». VI.F.

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