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Rifiuti, la protesta ieri si è fermata. Ma oggi ricomincia

Lo stacco solo una mossa strategica per evitare la precettazione dei lavoratori. Molte strade ancora invase dalla spazzatura

CALTANISSETTA. Tutto secondo copione. Ieri breve pausa della protesta dei netturbini di Caltambiente che con l’inizio del primo turno di lavoro hanno svuotato alcuni cassonetti. Oggi riprendo lo sciopero. Lo stacco di ieri per evitare la precettazione che sarebbe scaturita perché i lavoratori hanno dato vita a quello che viene comunemente definito “sciopero selvaggio” nell’ambito di un servizio ritenuto essenziale, senza avere dato preventiva comunicazione ed evitando quindi ogni tentativo di conciliazione. La ripresa del lavoro di ieri non è nemmeno servita ad alleggerire la città dal cumulo dei rifiuti. La ripresa dell’attività non è servita a sgombrare le strade dei numerosi e maleodoranti cumuli di spazzatura. Una città stracolma di spazzatura con il vento di questi giorni che fatto il resto, trasportando cartacce e altro materiale anche all’interno di aiuole, ville e giardini. Ad aggravare la situazione anche i cani randagi a branchi presenti in prossimità dei cassonetti. Sul fronte della discarica di Lentini gli amministratori comunali sono riusciti a strappare ai titolari della discarica una ulteriore settimana di proroga che a questo punto serve a poco visto che con lo sciopero dei netturbini di Caltambiente la spazzatura non viene raccolta e quindi nemmeno conferita nella discarica di Lentini. In ogni caso c’ tempo per pagare (poco meno di quattrocentomila euro) alla fine del mese trascorso questo periodo non ci saranno più proroghe. Il comune deve pagare per cui il sindaco Michele Campisi prima di allora, dovrà deliberare il pagamento di circa quattrocento mila euro ed in aggiunta dovrà anche deliberare la somma necessaria per consentire alla società Caltambiente di pagare gli stipendi ai netturbini. Il comune deve fare tutto da solo perché non può sperare nessuno aiuto dall’Ato Ambiente le cui casse sono completamento a secco dopo i pignoramenti effettuati da terzi. E sempre dal versante Ato non si sono nemmeno prospettive di incassare i proventi delle riscossione dei ruoli che invece si appresta ad incassare, per proprio conto, il comune. Sindaco e giunta, con l’ausilio di tecnici, in questo giorni è sono chiamati a decidere sul futuro del servizio di raccolta e trasporto a discarica dei rifiuti; se cioè sottrarsi alla gestione dell’Ato e proseguire in proprio o deliberare un eventuale gestione con qualche altro comune. Un tema questo che sarà anche affrontato prossimamente dal consiglio comunale. Qualche giorno addietro il comune aveva preannunciato il pagamento il versamento di un milione e quattrocento mila euro per assicurare lo stipendio dei netturbini per i mesi di aprile, maggio giugno e luglio. Ad oggi però i lavoratori di Caltambiente hanno ricevuto soltanto un acconto di 250 euro a testa. 

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