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Giro di vite contro l’assenteismo: i vigili faranno «blitz» a sorpresa

Il city manager: «Diffuse violazioni delle procedure che regolano la presenza in ufficio»

GELA. Quell’ultimo caffè dev’essere stato di troppo. La classica goccia che fa traboccare il proverbiale vaso. Anzi, a essere precisi, il vaso è andato in pezzi. Perché l’ultima dirompente direttiva impartita dal Direttore Generale del Comune, Renato Mauro, agli oltre seicento dipendenti del palazzo e degli uffici periferici, non ha precedenti.
Mauro, nei fatti, ha ordinato ai vigili urbani di eseguire controlli (anche blitz a sorpresa) nei vari uffici del palazzo comunale.
Raccontano che al city manager sia saltata la mosca al naso quando, nei giorni, in più di una circostanza, avrebbe incrociato alcuni dipendenti in giro, fuori dagli uffici (sembra davanti al palazzo, ma non è stato precisato a quali settori appartenessero). Così, rientrato in sede che la trebisonda era già bella e andata, ha preso carta e penna scrivendo d’impeto ai vigili e disponendo «novanta giorni di controlli» antiassenteismo.
«Malgrado le mie precedenti direttive - scrive il direttore generale - rilevo una diffusa violazione delle procedure che regolano la presenza in ufficio o i premessi brevi. Per tale motivo si dispone che codesto comando predisponga attività di controllo di tutto il personale». La disposizione da qualche giorno circola sulle scrivanie dei dipendenti. E non sono mancate le critiche. Come quella mossa dai sindacati (ai quali la nota non è stata notificata), che già con Mauro qualche scintilla l’avevano avuta e che, adesso, minacciano di scatenare l’ennesima battaglia.

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