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Muos, il sindaco di Niscemi a Palazzo Chigi: «Il governo blocca i lavori fino a maggio»

NISCEMI. «Il Governo ci ha promesso il blocco dei lavori fino al 31 maggio prossimo, giorno in cui verrà depositato lo studio indipendente sul Muos. Fino ad allora ci sarà solo il mantenimento della base». Lo ha riferito il sindaco Francesco La Rosa, ieri sera all’uscita da Palazzo Chigi, dove si è svolto il vertice sul super radar. All’incontro erano presenti il viceministro degli Esteri Staffan de Mistura, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, il governatore Rosario Crocetta e il presidente del consiglio comunale, Luigi Licata . Si conclude così la missione romana degli amministratori niscemesi. Domenica mattina in piazza San Pietro, ieri davanti ai palazzi del Governo e per le strade di Roma: sono stati questi gli scenari della protesta anti-Muos, portata dal sindaco La Rosa, dalla giunta municipale e dal consiglio comunale. Domenica, durante la preghiera dell’Angelus, un gruppo di consiglieri è riuscito ad eludere la forte sorveglianza della Polizia, dispiegando nella piazza della Cristianità uno striscione con la scritta «No Muos Niscemi - Anche noi veniamo dalla fine del mondo». Ieri mattina la delegazione si è recata nei pressi di Palazzo Montecitorio, dove ha svolto un sit-in con striscioni e bandiere No Muos. La colorita comitiva niscemese ha richiamato l’attenzione di molti cittadini romani e di numerosi turisti, che si sono interessati alla vicenda della super antenna che la Marina Militare statunitense sta costruendo in contrada Ulmo. La delegazione niscemese è stata contattata da diversi deputati del Pd, di Sel e del Movimento 5 Stelle. I parlamentari hanno assicurato di essere a conoscenza del problema e che appena il Parlamento entrerà nel pieno delle sue funzioni saranno presentate interpellanze e interrogazioni in merito. Quindi, amministratori e consiglieri comunali hanno fatto un piccolo tour nel centro capitolino, organizzando altri sit-in nei pressi di Palazzo Chigi, di Palazzo Grazioli e dell’Altare della Patria. Ieri mattina, Antonio Borghesi, ex presidente dei deputati di Italia dei Valori, ha incontrato il sindaco Francesco La Rosa, gli assessori e i consiglieri comunali, mentre manifestavano davanti a Montecitorio. «Quello che si sta spacciando per un sistema di comunicazioni - ha detto Borghesi - è in realtà una base bellica a tutti gli effetti. Attualmente sono 41 le antenne e, pur non essendo ancora tutte attive, si sono già superati i livelli di elettromagnetismo tollerati. Che il Governo vada a riferire in Aula, per chiarire i contorni di questa vicenda».

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