MUSSOMELI. Dopo le promesse il silenzio. Dopo la luce generata da un passo indietro ecco di nuovo il buio dell'incertezza, della paura di avere subìto un vero e proprio furto. Il Nursind torna nuovamente a battagliare contro quello che è stato definito lo "scippo" dei posti letto perpetrato nei confronti di tre ospedali nisseni: quello di Mussomeli, di Niscemi e di Mazzarino. Nuovo dissenso che arriva a trenta giorni dall'incontro tenutosi con l'assessore regionale Lucia Borsellino, in quell'occasione piuttosto generosa di rassicurazioni. "Esattamente un mese fa- scrive in una nota il segretario provinciale del Nursind Osvaldo Barba- abbiamo richiesto la ratifica di quell'oramai famoso decreto del 23 ottobre 2012 sull'assegnazione dei posti letto di riabilitazione all'Asp di Enna, in modo ufficiale e con tutti i mezzi a nostra disposizione, nella speranza che la nostra richiesta venisse accolta nell'esclusivo interesse di chi ha il compito di provvedere alla riorganizzazione della rete ospedaliera. Ma alla nostra richiesta- riflette mestamente il sindacalista- non è susseguito nessun riscontro". Motivi validi quanto basta per rispolverare quel sentimento di lotta a difesa dei presidi ospedalieri nisseni. Barba infatti ha voluto nuovamente inviare una missiva all'assessore Borsellino, "per richiederle- recita il contenuto della lettera- di pubblicare in Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia il decreto, al fine di evitare la stasi in cui ci si viene a trovare allo stato attuale. Non sono qui per creare polemica o speculazione di nessun genere. La mia richiesta è chiara e perentoria: restituire all'Asp 2 ciò che a mio parere è stato ingiustamente tolto. E' inutile ricordarle che il futuro di presidi come Mazzarino, Niscemi ed anche Mussomeli, sono legati a questo decreto. Senza di esso, tutto rimane fermo e le chiacchiere ed i proclami vari rimangono quello che in realtà sono: parole al vento". Barba si mostra categorico: la Borsellino dovrà rendere ufficiale, attraverso la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta, la restituzione dei 40 posti letto all'Asp di Caltanissetta "al fine di permettere, a chi di competenza, di ottemperare al completamento dei processi di rifunzionalizzazione dei piccoli presidi incentrati appunto, sulla riconversione dei posti per acuti in posti di lungodegenza e riabilitazione".