NISCEMI. Diffuso ieri l'atto di revoca definitiva dell'assessorato regionale Territorio e ambiente delle autorizzazioni concesse dal precedente Governo alla Marina militare Usa per la costruzione del sistema di telecomunicazione satellitare del Muos. Si tratta del documento che i vari Comitati cittadini, che da mesi lottano contro l'installazione del super radar, volevano vedere e toccare con mano. L'atto di revoca, nelle sue motivazioni principali, fa esplicito riferimento alla direttiva 92/43/CEE, «che costituisce un'applicazione del principio comunitario di precauzione da impiegare nel caso in cui i dati scientifici non permettano una valutazione completa del rischio, in quanto consente efficacemente di prevenire pregiudizi all'integrità dei siti protetti». La direttiva comunitaria citata si adatta benissimo all'area, dove sorge la base americana di contrada Ulmo, costituita dalla riserva naturale orientata della Sughereta di Niscemi, sulla quale pende il vincolo Sic (sito di interesse comunitario). Altra motivazione di particolare rilevanza socio-economica di portata comprensoriale è la considerazione espressa, secondo cui, allo stato attuale, «mancano indagini preliminari circa le interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all'aeroporto di Comiso e studi in materia di tutela della salute dalle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale del Sic della Sughereta di Niscemi». L'atto di revoca dell'autorizzazione rilasciata il 28 giugno 2011 è stato firmato dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell'Ambiente, Vincenzo Sansone. Il documento è stato inviato al Comando statunitense del 41° Stormo di Sigonella-Catania e al Dipartimento della Us Navy dell'aeroporto di Capodichino (Napoli). «Era l'atto - ha commentato Giuseppe Maida, paladino della lotta al Mus - che volevamo visionare direttamente, dopo essere stato annunciato alla vigilia della grandiosa e civile manifestazione nazionale del 30 marzo scorso». S.F.
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