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Serradifalco, il sindaco in Consiglio: «La scuola Falcone a rischio crollo»

Il primo cittadino fa anche il punto su altri immobili comunali: stadio, parco urbano, palasport e teatro De Curtis

SERRADIFALCO. «In caso di terremoto, il plesso Giovanni Falcone della scuola dell'infanzia crollerebbe agevolmente». Ad affermarlo il sindaco Giusepe Maria Dacquì, nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo a un'interrogazione sullo «stato di gestione di alcune infrastrutture immobiliari comunali», presentata dal consigliere di maggioranza Graziano Cipollina.

Illustrando lo stato dell’arte delle altre strutture comunali. il sindaco ha parlato anche dello stadio comunale. Sul quale proprio nei giorni scorsi era divampata una polemica, alimentata dai tifosi e dal presidente del Serradifalco calcio. Entrambi a chiedere le dimissioni del sindaco. Dacquì ha affermato che sono allo studio due ipotesi di ampliamento per rendere agibile il «Marco Tomaselli». Tutte quante tecnicamente difficili ed economicamente onerose. La struttura esistente, infatti, è delimitata da sedi stradali e dalla scuola elementare «Giovanni Verga». Un'ipotesi, prevede di ampliare il campo sportivo in direzione via Boccaccio; l'altra, invece, in direzione della scuola elementare. Sulla «Morvillo», il sindaco ha informato che le verifiche strutturali condotte sull'edificio, all'indomani del crollo di un padiglione dell'adiacente elementare «Verga», hanno appurato che la struttura sopporta carichi verticali ma non orizzontali. Motivo per cui la scuola, a più di un anno di distanza, rimane chiusa. Grazie a due finanziamenti già ottenuti, la soluzione sarà data dalla ristrutturazione della media «Federico Polizzi» e dall’ampliamento del plesso «Francesca Morvillo» della materna. I due interventi risolverebbero il problema, poiché l'edilizia scolastica cittadina sarebbe «sovradimensionata in rapporto alla popolazione scolastica».

Sul parco urbano «Leonardo Lo Faso», il sindaco ha informato che la struttura con un bando sarà «affidata a costo zero». Il gestore, di contro, dovrà provvedere alla sistemazione. Sul palasport «Fausto Coppi», invece, che la chiusura della struttura è dovuta alle contestazioni sollevate dalla ditta che si era aggiudicata la gara per la sua gestione. Sul teatro «Antonio De Curtis», infine, che la struttura non presenta problemi. Non fosse per la polemica sulla stagione teatrale in corso.

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