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Gettoni, i consiglieri resistono

Disponibili solo in dodici. Tre del Pd, altrettanti dell’Udc, mentre gli altri sei rappresentano in assise diversi gruppi

CALTANISSETTA. In fila per tre con il resto di diciotto. Il passaggio per arrivare alla riduzione dei costi della politica al comune, attraverso la riduzione delle indennità dei gettoni di presenza dei consiglieri e la riduzione del numero delle commissioni, si fa sempre più stretto. La incertezza del quadro è emersa nel corso di un recente incontro informale di consiglieri comunali chiamati a discutere proprio sulla riduzione dei costi delle politica. Da una primo sommario esame sono emerse delle resistenze da parte di alcuni consiglieri che non intendono mollare sulla riduzione dei costi dei gettoni di presenze. Allo stato attuale ufficialmente hanno dichiarato la loro disponibilità tre consiglieri del Pd, più tre consiglieri dell’Udc e prima ancora altre sei consiglieri di diverso orientamento politico: complessivamente dodici consiglieri per cui mancano all’appello diciotto consiglieri. Ne consegue che le proposte di delibere all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio che riguardano per l’appunto la riduzione dei gettoni di presenza potrebbero restare al palo. Del resto nel corso del dibattito dell’ultima seduta del consiglio anche se in maniera velata molti consiglieri nel loro intervento hanno lasciato intendere di non essere favorevoli a queste due proposte. In pratica la macchina dello spending review sulla riduzione dei costi alla politica al Comune, che si era messa in moto nel mese di ottobre dello scorso anno, si è inceppata o comunque arranca affannosamente. Nel capoluogo nulla di concreto, ma solo proposte che in buona parte dei comuni della provincia invece sono state tramutate in realtà. Nel corso dell’ultima riunione informale è emersa una ulteriore proposta che riguarda la riduzione del trenta per cento della indennità complessiva senza alcuna limitazione sul numero delle sedute delle commissioni.In pratica quello che esce dalla porta entra dalla finestra. Allo stato attuale l’unico dato certo è quello che riguarda la riduzione della indennità da parte del presidente del consiglio Calogero Zummo che in autonomia ha dato mandato agli uffici di predisporre la relativa proposta di delibera.

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