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San Domenico abitanti in rivolta «Un quartiere ormai invivibile»

In una lettera, inviata a amministratori e forze dell’ordine, il comitato rappresenta i malesseri con i quali sono costretti a convivere

CALTANISSETTA. A San Domenico la pazienza dei residenti è finita. E con essa anche la tolleranza per gli immigrati che starebbero lentamente trasformando il quartiere in un bronx senza più regole e limiti, dove la riacquistata serenità è andata in frantumi con l'insediamento di extracomunitari di colore che gridano, provocano, si ubriacano, mettono la musica a tutto volume e bivaccano sino a notte fonda. E' durissima la denuncia del presidente del comitato di quartiere Settimo Ambra che ha scritto una lunghissima lettera alle istituzioni (sindaco, questore, comandanti di di carabinieri, finanza e polizia municipale), consiglieri comunali e persino ala procura. Così come aveva fatto tre anni fa quando il caratteristico quartiere arabo era diventato quotidiano teatro di episodi delinquenziali con risse e incendi d'auto, è tornato a chiedere una massiccia presenza di poliziotti e carabinieri per ostacolare quantomeno l'inarrestabile degrado (morale e non) e rasserenare gli animi dei residenti ormai con i nervi a pezzi. «La convivenza in queste zone è arrivata al capolinea» sbotta Settimo Ambra al quale da mesi arrivano le lamentele di tantissima gente ma soprattutto degli «eroi» che hanno avuto il coraggio di protestare contro «minacce, intimidazioni e e le continue forme d'inciviltà». Agli Angeli c'è, però, una strada (Vicolo Cocchiaro) dove la situazione ha raggiunto livelli non più accettabili. «Gli abitanti - scrive - sono spettatori indifesi di scene di scadimento e di situazioni igienico-sanitarie insostenibili. Divani, frigoriferi, scarpiere, indumenti, tutti orribilmente fatiscenti, sono ormai l'arredo ormai costante di una discarica a cielo aperto. Una zona dove tutti si sentono legittimati a fare i propri comodi, perchè al riparo di ogni controllo. Le paure e i disagi manifestati dai residenti sono molto simili a quelli degli abitanti di altri quartieri in cui sono emerse forti tensioni con cittadini stranieri. Non è la diversità etnica a costituire un ostacolo all'integrazione, semmai le regole dell'insediamento in un quartiere dove gli immigrati vanno a vivere». A San Domenico la gente si sente ormai minacciata, insicura, spaventata dagli assembramenti di cittadini stranieri continuamente ubriachi. «Le proteste - ha rilevato Ambra - ora si levano per l'atteggiamento e il comportamento illegali dei residenti di colore, ma anche per la presenza dei tanti sbandati che hanno trovato un rifugio in questo quartiere. Bisogna evitare che queste situazioni possano sfociare in pericolose e disastrose liti e risse. Gli abitanti si chiedono increduli come queste persone possano fare qui, liberamente, ciò che altrove non potrebbero e si chiedono chi dovrebbe intervenire per ristabilire un minimo di tranquillità e di serena convivenza».

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