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Niscemi, mezzo ospedale spazzato via: chiudono l’Ostetricia e la Pediatria

La disposizione di servizio è firmata dal capo dipartimento del distretto sanitario CL 2

NISCEMI. Tanto tuonò finché piovve. Ma stavolta non si tratta di una pioggerellina ma di un uragano che ha spazzato via metà delle quattro divisioni dell'ospedale «Suor Cecilia Basarocco». La disposizione di servizio che sospende «temporaneamente» l'attività del punto nascita del nosocomio niscemese è firmata dal capo dipartimento del distretto sanitario CL 2, Fiorella. Ne da comunicazione il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche con oltre il 50% di infermieri del Basarocco sindacalizzati. «Tanto si gridò al lupo al lupo - comunica la segreteria aziendale Nursind - fin quando il "mannaro" finalmente è arrivato. Ci coglie di sorpresa il fatto che questa chiusura, definita temporanea, viene decretata non nell'ottica del piano di rimodulazione della rete ospedaliera che interessa principalmente il nostro presidio, ma per carenza di personale medico. Dal nostro punto di vista la disposizione contiene delle anomalie. Innanzitutto che se il problema è solo e soltanto quello della carenza di personale medico. Ricordiamo che l'Azienda ha a disposizione l'istituto dell'incarico a tempo determinato per risolvere tale situazione». Un'altra grave anomalia sollevato dal sindacato è quella che l'atto lega il destino del punto nascita all'esistenza della Pediatria che è un'unità operativa che ha sempre garantito un ottimo livello assistenziale. "La disposizione del dottor Fiorella ci stupisce - afferma Osvaldo Barba, segretario provinciale Nursind - poiché la stessa, così come impostata, non lascia molto spazio all'immaginazione. E' un atto che, anche se temporaneamente, sancisce la chiusura di due unità operative senza peraltro fornire indicazioni sul presente e futuro del personale dei due reparti che, allo stato attuale dei fatti, sembra sospeso nel limbo. Riteniamo fondamentale che la rimodulazione del Basarocco, qualunque essa sia, in primis debba essere discussa con le organizzazioni sindacali, nel rispetto dei ruoli e nell'ottica della rifunzionalizzazione del presidio che, come giustamente asserito dal Commissario Straordinario, deve essere coerente con l'esigenza del territorio". Barba sollecita pertanto l'attivazione di un tavolo tecnico urgente con il Commissario Straordinario, alla presenza delle sigle sindacali, dei rappresentati della direzione del Basarocco e dell'amministrazione comunale. Domani il sindaco Francesco La Rosa e il vicepresidente del consiglio comunale Luigi Gualato solleveranno il problema all'interno della conferenza provinciale dei sindaci.

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