NISCEMI. «Caro Obama, ti ho visto piangere in televisione per i bambini di una scuola americana uccisi da un pazzo. Ho capito che tu sei una persona con il cuore buono, perciò non permettere che a causa del Muos alla mia famiglia e a noi bambini succeda qualcosa di brutto, che possa distruggere tutti i nostri sogni...». È un brano della toccante letterina che Lucia Rizzo, bambina di otto anni, ha inviato al presidente degli Stati Uniti, scongiurandolo di liberarla dalla paura delle antenne e del super radar che la Marina militare Usa sta costruendo vicino a casa sua, in contrada Ulmo. Lucia vede ogni giorni la propria mamma, Ersilia Amato, impegnata notte e giorno al presidio delle Mamme No Muos, nei pressi della base americana, per impedire il transito di mezzi, con materiali e tecnici per completare il super radar in costruzione. L’articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola.
Muos, bimba scrive ad Obama: «Mia mamma già sta male»
«Presidente, l’ho vista piangere per gli scolari uccisi da un pazzo, eviti questa tragedia»
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