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Ancipa, è arrivata l’abbondanza: ora l’acqua bisognerà buttarla

Dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. L’invaso ormai ha raggiunto livelli record

CALTANISSETTA. Si è passati dalla siccità d'inizio anno all'abbondanza di questi giorni. All'Ancipa l'acqua adesso si butta. I livelli invasati hanno superato quota 28 milioni di metri cubi, oltre la quale per motivi di sicurezza la diga deve essere alleggerita. Proprio quello che sta avvenendo dopo le piogge abbondanti delle ultime 48 ore che hanno portato ben oltre la capienza le scorte dell'invaso. L'Enel, proprietario dell'impianto, ha pertanto deciso di gettare l'acqua in esubero e si tratta di milioni di metri impossibili da risparmiare e utilizzare nei mesi a seguire quando i fabbisogni idropotabili dei nisseni diventeranno maggiori rispetto a quelli attuali. Sono questi i momenti le autorità idriche rimpiangono la mancata realizzazione dell'avandiga sul Blufi opera che avrebbe potuto consentire di incamerare l'acqua in eccedenza. Il "benessere" idrico è però solo sulla carta. I nisseni continuano ad essere riforniti nel rispetto del vecchio e immutabile calendario che prevede erogazione ad intervalli di 48 ore. Il dimezzamento dei turni non rientra fra i piani di Caltaqua; si teme che l'immissione di più acqua in condotta potrebbe provocare scoppi a catena soprattutto nei tratti più fatiscenti della rete (Provvidenza in testa). Ad accrescere l'ottimismo delle autorità in materia di gestione delle risorse idriche la piena che si sta registrando nel versante opposto, ovvero il Fanaco (Madonie ovest) dove quota venti milioni di metri cubi (quanti ne può contenere la diga agrigentina) è stata raggiunta agevolmente grazie alle copiose precipitazioni dell'ultimo mese. Siciliacque, infine, ha rimesso in funzione l'impianto sul fiume Imera dal quale vengono derivati 300 litri secondo quasi tutti dirottati a Gela. S. G.

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