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Municipio, «cancellata» la pausa caffè Vietato recarsi al bar dopo la timbratura

Giro di vite del caposettore alle Risorse umane. «Solo un break, ma dopo parecchie ore di lavoro»

CALTANISSETTA. Giro di vite con tanto di monito nei confronti dei dipendenti di Palazzo del Carmine. Limitazioni alla pausa caffè, al parcheggio delle auto, rigidi orari di entrata e uscita dal posto di lavoro e per finire e limiti anche al recupero delle ore o dei minuti non lavorati. La circolare che reca la firma del dirigente Angela Polizzi è stata accolta con un tumulto di mugugni dai dipendenti. Si parte con l’orario di ingesso negli uffici che non potrà avvenire prima della 7,45 quindi nessuna deroga prima di quell’ora. Da controlli effettuati risulta, infatti, che alcuni lavoratori timbrano con largo anticipo e questo forse per compensare eventuali ritardi in altri giorni e per uscire dal posto di lavoro in anticipo. L’entrata in ufficio deve avvenire dall’attuale ingresso del municipio (locali ex Torregrossa) mentre non è consentito l’ingresso da corso Umberto o dalla Salita Matteotti e nemmeno dagli sportelli anagrafe e cambi di residenza. Questi due ingressi dovranno rimanere sempre chiusi e saranno effettuati accertamenti sulle aperture momentanee non autorizzate. Andiamo alla famosa pausa caffè. I dipendenti che entrano al lavoro dopo la timbratura ”devono immediatamente raggiungere senza indugio il posto di lavoro”. Per cui non è consentito timbrare e uscire per parcheggiare l’auto lasciata in via provvisoria o per andare al bar per il consueto caffè.” L’auto si parcheggia prima di entrare in ufficio e andare al bar subito dopo la timbratura non rientra nella nozione di pausa caffè che, evidentemente – è scritto nella circolare – si riferisce a una breve break solo dopo un congruo periodo di lavoro”. In ogni caso il dipendente dopo la timbratura di ingresso deve sempre giustificare con una timbratura l’uscita o l’assenza. Poi la stoccata finale con il monito: “La giornata lavorativa è fatta di sei ore e nei giorni di lunedì e giovedì di nove ore. Ne deriva che il dipendente non può fare meno di sei o nove ore pertanto ad una entrata alle 8,15 dovrà corrispondere una uscita alle ore 14,15”. Eventuale lavoro in meno nel corso della giornata dovrà essere recuperato nei pomeriggi di martedì, mercoledì e venerdì, entro il mese successivo, previa autorizzazione del dirigente.

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