Giovedì 09 Maggio 2024

Nell’albero di Natale, l’anno del Natale

In Sicilia una famiglia su tre vive in stato di indigenza, triste record nazionale condiviso con la Calabria. A Palermo ci sono 143 mila famiglie in stato di povertà relativa e 40 mila in stato di povertà assoluta, non in grado cioè di acquistare beni e servizi essenziali per la loro stessa esistenza. Sempre nel capoluogo il Banco alimentare assiste 120 mila famiglie, la Caritas è passata in pochi mesi da 60 a 200 pasti quotidiani. E anche altre onlus hanno aumentato la loro capacità di fornire un piatto caldo a chi non può permetterselo. In questo magari sostenuti dal supporto volontario di alcuni istituti scolastici alberghieri che mettono a disposizione studenti-cuochi e cucine. Numeri che disegnano uno scenario di desolante regressione economica, in cui a pagare il prezzo maggiore sono soprattutto le fasce più deboli di una popolazione sempre più proiettata verso il basso. Una china che non sembra conoscere mutamento di direzione e che va inesorabilmente a schiantarsi contro uno spesso male interpretato clima natalizio, in cui le iniziative di solidarietà e sostegno ai più bisognosi sorgono improvvise da sotto il terriccio di undici mesi di oblio. Fatte salve le tante meritorie attività di sostegno costante contro la dilagante povertà - dalla Caritas al Banco alimentare, dalle onlus alle parrocchie di quartiere - ciò che più realmente va incoraggiato e stimolato è proprio il saper andare oltre la sporadicità delle iniziative caritatevoli sotto l’albero illuminato. L'ARTICOLO INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA  

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