
Forse per la prima volta dall'inizio della legislatura il presidente della Regione Siciliana indica con ruvida chiarezza i tagli e le riforme necessari; lo ha fatto nel corso di un'intervista rilasciata ieri a questo Giornale, nella quale affonda il coltello nelle "sette piaghe" dei conti regionali senza nascondersi nei meandri del politichese.
Ne viene fuori una tabella di marcia serrata - da attuare in quattro o cinque mesi - che muove dalle riforme delle province e della formazione, che aggredisce il nodo degli eccessi di personale (dirigenti inclusi), che apre ai contratti di solidarietà (riduzione di tutti gli stipendi per salvare tutti i posti di lavoro) e che correttamente prevede il ricorso all'esercizio provvisorio. Non fa una grinza; ma nessuno può sottovalutare le asperità di questo percorso, nel quale sindacati e forze politiche, di maggioranza come di opposizione, professionisti del consenso, agitatori di piazza e mediatori del lavoro che non c'è, metteranno in atto ogni possibile manovra dilatoria o di annacquamento degli interventi annunciati.
Solo che questa volta non sono previste prove di appello; o promossi o bocciati. Può sembrare un paradosso, ma una manovra anche ruvida di tagli e riforme, articolata e senza figli e figliastri, finirebbe con l'accrescere la credibilità delle Istituzioni, oggi al punto più basso della storia dell'Autonomia.
Il Presidente della Regione annuncia prepensionamenti ed altre misure per ridurre la massa di stipendiati a carico della Regione, mostrando una chiara consapevolezza del fatto che il nodo è proprio questo. Un sondaggio del sito GDS di ieri conferma la diffusa adesione dei Lettori a questo obiettivo. Non si tratta di fare macelleria sociale ma piuttosto di disboscare una platea che in molte componenti brilla per eccessi di personale e contestuale inadeguatezza. Del resto, tenere formalmente al lavoro decine di migliaia di persone e non pagare per mesi o per anni i loro stipendi, che cosa è se non macelleria sociale?
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3 Commenti
Lino
05/11/2014 10:17
Crocetta tira fuori subito le forbici e taglia laddove necessario. Siamo tutti con te. Ma dopo i tagli, le tasse diminuiranno o saranno mantenute alte come sono attualmente?
nonunaparola
06/11/2014 09:19
lascia sconcertati il fatto che sui giornali non una parola venga spesa per evidenziare come in un momento di volontà dichiarate di ridurre gli sprechi si sia nominata una giunta di dodici assessori esterni il cui stipendio a carico dei siciliani si aggiunge a quello che si deve pagare ai 90 deputati dell'ars.E pensare che per rispamiare è stata approvata una legge che riduce da 90 a 70 i deputati dell'ars, a partire però dalla prossima legislatura.come dire ai cittadini poi risparmieremo ma intanto paghiamo pure lo stipendio a questi dodici amici nostri.bella presa per i fondelli
salvoamici
06/11/2014 15:25
si parla continuamente da parte di crocetta e giornali di dipendenti in esubero ma nulla si dice dei dirigenti generali esterni contrattualizzati a volte pur in assenza di essenziali requisiti, dirigenti di gabinetto esterni, consulenti etc.Si capisce che il problema dell'esubero intertessa i diupendenti, salvo gli amici di crocetta dei politici