Metafore di un'Italia ridotta allo stremo dall'insieme concentrico di crisi economica, mancati pagamenti della pubblica amministrazione, blocco del credito e strangolamento fiscale, la battaglia del Senato e l'assalto notturno all'ennesima finanziaria siciliana evidenziano ancora una volta l'enorme distanza fra politica e Paese reale. Mezzogiorno abbandonato a se stesso, crescita inesistente, lavoro: uno dopo l'altro i nodi vengono inesorabilmente al pettine, ma rimbalzano all'interno di una situazione politica paradossale e di un contesto burocratico-istituzionale che va avanti per inerzia. «Il nostro é un Paese fatto di tanti dualismi che lo rendono - sottolinea l'economista della Cattolica di Milano, Alberto Quadrio Curzio - forte e debole ad un tempo. Tra questi il problema del Mezzogiorno che se fosse affrontato con una ”logica industriale” porterebbe l'Italia a diventare in Europa al pari di Germania e Francia».
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