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Cantieri culturali della Zisa a Palermo, un inferno durante le manifestazioni

Caro direttore, se é vero che Palermo sta tentando di destarsi da un torpore a cui gran parte della città é oramai rassegnata, é pur vero che tale ri-nascita deve potere avvenire non a discapito delle cittadinanza residente. Le strategie di valorizzazione dei Cantieri Culturali della Zisa, attraverso la scelta di questo luogo per ospitare manifestazioni culturali, non possono e non devono dimenticare i grandi limiti di carattere logistico che questa location presenta, in particolare quelli relativi agli spazi da destinare al parcheggio delle automobili. Quanto accaduto in occasione del Gay Pride nelle strade di maggiore prossimità ai Cantieri Culturali ha rappresentato un vero e proprio incubo per i residenti ai quali non solo é stata negata la possibilità di trovare parcheggio ma talvolta anche l'accesso ai propri condominii a causa di auto indiscriminatamente posteggiate sui marciapiedi, financo dinanzi i portoni. Strate congestionate e incapaci di sostenere un così grande numero di avventori hanno reso i giorni appena trascorsi esasperanti.
Il sindaco Orlando, vantando competenze di comprovata efficacia circa le capacità di Amministratore, non dovrebbe dimenticare aspetti così importanti e provvedere preliminarmente ad individuare soluzioni adegute. Navette gratuite continue tra l'inutile ma ampio parcheggio di via Nina Siciliana e piazza Principe di Camporeale avrebbe rappresentato un rimedio probabilmente valido.
Alessandro Romano, Palermo

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