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Ecco come Ilicic arrivò al Palermo

Dopo la "Pastoremania", la "Ilicicmania"; sette gol il primo, sei il secondo e vederli giocare è la gioia degli occhi. Nessuna squadra di serie A ha due fantasisti così forti anche se ci sembra doveroso sottolineare un dato statistico: da tre settimane il Palermo ha ritrovato Miccoli ed ha conquistato nove punti. Non ci sembra soltanto una coincidenza.
Avere concepito uno schieramento tanto inusuale e avere ottenuto dai trequartisti un importante sostegno in fase di copertura premia lo spirito di sacrificio dei rosa. Qualità che non si combina sempre con il talento. Per onestà va detto che questa stessa idea dei ruoli interscambiabili in attacco l'ebbe Zenga nel suo breve periodo di milizia rosanero, ma una cosa è avere l'idea, un'altra è metterla in pratica attraverso schemi e movimenti. Dalla confusione s'è passato al modulo 4-3-fantasia.
L'arrivo di Josip Ilicic a Palermo, o meglio chi scoprì davvero lo sloveno, è ormai una novella pirandelliana. Dopo ulteriori ricerche, confermate da più parti, ci sembra di potere ricostruire la storia. Fu Giorgio Perinetti a suggerire Ilicic a Zamparini, dopo avere saputo che il Palermo avrebbe incontrato il Maribor. "Stia attento che sono forti - disse al presidente - ed hanno un campione in squadra che si chiama Ilicic". Perché Perinetti avrebbe consigliato Ilicic a Zamparini? Immaginiamo che sapendo che il rapporto tra i patron e Sabatini già scricchiolava voleva in modo corretto avanzare la sua candidatura (che sta ancora in piedi nonostante la fortissima tentazione Sensibile) con una "dritta" di mercato. Bravi poi Zamparini e Sabatini a bruciare sul tempo tutti i competitor e a prendere anche Bacinovic.
Visto che il calcio sloveno è così di moda il Palermo sta prendendo Andjelkovic, il centrale difensivo del Maribor. Buon giocatore, sia chiaro, ma un centrale di difesa non ci sembra la priorità nel prossimo mercato di gennaio. Il Palermo ne ha già tre buoni (Bovo, Munoz e Goian), gli serve un quarto visto che Glik non ha convinto. Ma Andjelkovic è molto di più di un buon rincalzo. Le priorità ci sembrano quelle di un centrocampista più pronto di Rigoni e di un vero ricambio per gli esterni difensivi. Perché né Darmian, né Garcia fin qui si sono proposti in modo convincente. Esattamente come un anno fa Celuska e Calderoni.

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