PALERMO. Isole minori paralizzate per lo stop di aliscafi e catamarani. Corse cancellate tra Palermo e Ustica. Ritardi sulla tratta Trapani-Pantelleria. Mezzi fermi ai moli e un caos con pochi precedenti da e per le Eolie, affermano albergatori e amministratori in rivolta. Uno sciopero dei marittimi del sindacato Orsa ha bloccato ieri i collegamenti con le isole minori in un fine settimana di alta stagione. E il motivo della protesta ha surriscaldato il caso: il mancato invio dei cedolini degli stipendi ai lavoratori della Liberty Lines.
«È assurdo bloccare tutto per questo» tuonano passeggeri, albergatori e la stessa compagnia. Ma anche il neo assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bosco, è furibondo: ha avviato un’ispezione e manderà i funzionari a verificare negli uffici della Liberty Lines cosa è successo. «Non si può bloccare un territorio e la sua economia in questo modo» afferma Bosco. Il sindacato Orsa però non indietreggia: «Se il problema non viene subito risolto, faremo presto altri scioperi».
Ieri sono stati cancellati 12 collegamenti tra le Eolie, la Sicilia e la Calabria, quattro tra Ustica e Palermo e si sono registrati ritardi nel collegamento tra Trapani e Pantelleria. La notizia del blocco ha colto di sorpresa centinaia di passeggeri fermi sui moli: tanti turisti ma anche residenti che dovevano rientrare a casa o lasciare le isole minori. Tutti bloccati sotto il sole cocente per capire cosa stesse succedendo. E soprattutto per comprendere se sarebbero riusciti a partire o meno. Le poche corse non fermate dallo sciopero sono state prese d'assalto, ma ovviamente non sono bastate per tutti. I telefoni della Liberty Lines, la compagnia che cura i collegamenti marittimi, sono andati in tilt per le chiamate dei passeggeri in cerca di informazioni.
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