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Ars, approvata la norma sui precari. Nei Comuni il personale delle ex Province

PALERMO. L’Ars ha approvato la norma che permette le proroghe dei contratti e avvia le stabilizzazioni dei precari siciliani. 

Sia maggioranza che opposizione hanno votato per inserire nella norma finanziamenti indirizzati a varie categorie di precari al momento escluse dal testo della legge. Contrari solo i grillini, il socialista Antonio Venturino e pezzi di Forza Italia.

La polemica principale ha riguardato una norma, inserita nel testo base, che permette a Comuni, Regione e altri enti pubblici (per esempio Asp e ospedali) di fare nuove assunzioni anche se con contratti a termine. Il testo recita così: «In deroga alle disposizioni sul blocco di nuovi contratti, qualora tra il personale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato non siano presenti figure professionali necessarie all’espletamento delle funzioni e dei servizi istituzionali, le amministrazioni interessate possono instaurare rapporti di lavoro flessibile».

Per Gigi Caracausi e Paolo Montera della Cisl «È stata aggiunta una appendice che di fatto apre a nuove assunzioni con contratti di lavoro flessibile. Contratti che potranno essere sottoscritti dalla Regione, dai Comuni, nella Sanità. Mentre non si riesce a dare un futuro certo alle migliaia di precari che attendono una stabilizzazione da decenni, governo e Ars non possono pensare di creare nuovo precariato».

Contro questa norma si è schierata anche Forza Italia. Ma il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo, ha fatto aggiungere al testo un emendamento che impone in caso di assunzioni di non far aumentare la spesa a carico della Regione: «Ciò - precisa Vinciullo - impedirà nuove infornate di precari».

PERSONALE EX PROVINCE. Approvata la norma che consente il trasferimento per lo più nei Comuni del personale delle ex Province. La norma permetterà di spostare circa 750 persone. Il costo di questa operazione, 6 milioni e mezzo all’anno, è interamente a carico della Regione e ciò permetterà alle ex Province di abbattere del 15 le spese per il personale. La norma prevede anche che entro i prossimi 4 mesi venga individuato il personale da trasferire. Secondo l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, «in questo modo si supera una delle principali criticità delle ex Province».

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