
NIZZA. «L'autore dell'operazione di Nizza in Francia è uno dei soldati dello Stato islamico. Ha condotto questa operazione in risposta agli appelli a colpire la popolazione degli Stati della coalizione che combatte lo Stato islamico». La rivendicazione dell'attentato a Nizza da parte dell'Isis è giunta attraverso Amaq, l'agenzia di stampa del Califfato. Ma secondo fonti vicine alle indagini sull'attacco di Nizza, citate dal quotidiano Le Figaro, gli inquirenti non hanno per ora trovato alcuna prova concreta che l'attentatore abbia dichiarato la sua adesione o giurato fedeltà all'Isis, come di solito fanno i terroristi prima di morire da martiri.
Secondo quanto riporta Le Monde, gli inquirenti stanno portando avanti un intenso e minuzioso lavoro su telefoni e computer ritrovati a casa dell'uomo, ma "non è ancora stato rinvenuto alcun elemento relativo a un suo interesse per la jihad". Sarebbero però emersi, dice sempre il quotidiano citando fonti vicine alle indagini, alcuni nomi "interessanti" e in particolare contatti comuni con Omar Diaby, un jihadista di spicco originario di Nizza, legato però al fronte Al Nusra e non all'Isis. "Ci stiamo lavorando su, ma è ancora troppo presto per trarne conclusioni", precisa una delle fonti, spiegando che finora nessun elemento permette di confermare che queste conoscenze comuni non siano casuali.
«Mohamad? Un imbecille». Questo è il commento dei vicini di casa tunisini che conoscevano Mohammad Bouhlel, l'autore della strage di Nizza. Route de Turin 67, qui lo dipingono tutti nello stesso modo: un pazzo, un imbecille. Soprattutto non un fratello musulmano. «Beveva, si ubriacava, non celebrava il Ramadan». E adesso nella comunità tunisina c'è tensione: «ci guardano male ora, con sospetto».
Cinque persone sono state fermate, per possibili legami con l'attentato della Promenade, durante un'operazione della 'Brigade de repression d'intervention' portata a termine stamani in un quartiere di Nizza nell'ambito delle indagini sulla strage della Promenade des Anglais. Lo confermano fonti di polizia.
Almeno 84 morti, tra cui dieci bambini e adolescenti, e duecento feriti, di cui una cinquantina ancora in pericolo di vita: a due giorni della strage del 14 luglio sul lungomare di Nizza la Francia fa i conti con una delle più sanguinarie tragedie della sua storia dopo gli attentati parigini dello scorso 13 novembre allo Stade Saint-Denis e nei locali del centro di Parigi. Un massacro che coinvolge anche tanti stranieri ed italiani.
Intanto l'Unità di crisi della Farnesina parla di 30 italiani ancora da rintracciare. Tre funzionari sono giunti la notte scorsa nella città della Costa Azzurra e sono al lavoro per incrociare i nomi delle varie liste di italiani presenti nell'area. Oggi è anche arrivato a Nizza dell'ambasciatore italiano in Francia, Giandomenico Magliano.
Tra loro Angelo D'Agostino, 71 anni, e la moglie Gianna Muset, di 68. Originari di Voghera (Pavia), erano a Nizza per festeggiare la pensione dell'uomo, ma dalla sera della tragedia il figlio Massimiliano non ha più loro notizie.
È stato ritrovato dai famigliari all'ospedale Pasteur, dove è ricoverato in condizioni «molto gravi», il cuneese Andrea Avagnina, 53 anni. Nessuna notizia, invece, della moglie, Marinella Ravotti, infermiera di 55 anni. La coppia era in vacanza in Costa Azzurra, dove possiede una casa. E all'Hospital Pasteur, sulla collina di Nizza, è ricoverato anche Gaetano Moscato, 71 anni, il nonno eroe che ha perso una gamba per salvare i nipoti di 13 e 18 anni.
Cuneese è anche la quarta italiana dispersa di cui si conosce il nome, Carla Gaveglio, 48 anni di Piasco. Era a Nizza con la figlia quattordicenne, che l'avrebbe vista portare via da un'ambulanza. Dove non si sa e al momento della donna non c'è traccia.
Hanno visto la morte in faccia. Il camion della strage era a cinquanta metri da loro nella Promenade di Nizza. Ma Sergio Cavoli, militare della Finanza, 44 anni, originario di Palermo ma residente ad Assemini (Cagliari), da 25 anni in Sardegna, e la moglie Rosalia Italiano, originaria di Monastir (Cagliari), insegnante, si sono rifugiati nello sgabuzzino di un casinò per sfuggire alla morte. Sono sbarcati in serata all'aeroporto di Cagliari Elmas con il volo diretto da Nizza. Sani e salvi. E con le lacrime agli occhi hanno riabbracciato i figli, di cinque e otto anni.
Sul camion bianco della morte sono stati ritrovati i documenti dell'attentatore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, franco-tunisino di 31 anni residente a Nizza, noto alla polizia per violenze e uso di armi, ma senza apparenti legami con il terrorismo. O almeno sconosciuto agli 007. «È un terrorista indubbiamente legato all'Islam radicale», ha detto infatti il premier Manuel Valls ieri sera in diretta su France 2, mentre il Paese ha decretato tre giorni di lutto nazionale durante i quali le bandiere saranno listate a lutto e la Torre Eiffel verrà invece illuminata con il tricolore bianco rosso e blu della bandiera nazionale.
Nella sua dichiarazione Molins ha riferito che l'attentatore era «da solo» alla guida del «camion frigorifero» che ha falciato quasi un centinaio di persone. Ieri sera per assistere ai fuochi d'artificio del 14 luglio sulla Promenade erano giunti in trentamila. Alle 21.34, il killer, che aveva ottenuto da poco una patente per i mezzi pesanti, arriva in bici nel posteggio in cui aveva lasciato il tir da 19 tonnellate noleggiato pochi giorni prima, l'11 luglio, presso l'agenzia 'Via Location' di Saint-Laurent-du-Var.
Per l'uomo, sposato con tre figli, descritto come «instabile e depresso» dopo l'avvio della procedura di divorzio dalla moglie, è giunto il momento di avviare un'atroce missione di morte. Secondo la tv M6, una volta giunto sul lungomare, avrebbe beffato i servizi di sicurezza fingendosi un fornitore di gelati. Ma la notizia non trova conferme ufficiali nella ricostruzione della procura.
È l'inizio di una impietosa corsa di due chilometri durante la quale ha «schiacciato» e «massacrato», con la ferma «volontà di uccidere» - sono le parole di Hollande - chiunque trovasse sul suo cammino. Il viaggio finisce davanti all'Hotel Negresco, quando tre agenti replicano al fuoco dell'autista-killer. L'uomo si sposta nel sedile del passeggero, poi viene ucciso dai colpi degli agenti. Nel camion vengono trovate «una pistola automatica calibro 7.65, un caricatore, delle cartucce, una seconda pistola finta, due repliche fittizie di fucili d'assalto, un kalashnikov e un M16, un telefono cellulare, una granata e diversi documenti».
Anche se non è stato ancora rivendicato, l'attentato di Nizza corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste« e sui media, ha puntualizzato Molins.
10 Commenti
Maria Pia
16/07/2016 11:07
Dio dove sei mentre tutto questo accade? Siamo smarriti mentre assistiamo, impotenti, al male (che si CHIAMA ISIS) che cresce galoppante e tu non fermi con i tuoi mezzi, tali operatori di iniquità, agenti indisturbati laddove lo ritengono opportuno? Intervieni perché il male è anche nella nostra Nazione, nella nostra Sicilia e spesso anche in mezzo a noi, a lavoro, dove il liet motif comune è la CANNIBALIZZAZIONE CHE DEVASTA, senza tregua: la pace, l'anima, l'armonia, le famiglie, la dignità, le donne, la normalità, e tutto ciò che è buono e giusto!!! Ci darai segnali della tua benignità se il bene, la giustizia e le persone per bene e buone trionferanno sul male. Ma sinora non è così! Non permettere che siamo confusi, colpisci l'uomo iniquo, ora!
Gir
16/07/2016 11:37
Buon giorno s.ra Pia le sue suppliche affinché scenda l arcangelo Gabriele e faccia giustizia e solo un sogno. DIO ha lasciato l uomo libero perché gli vuole bene , e solo il male dell uomo che danneggia tutta l umanità . La croce ha salvato la prima parte dei peccati , la seconda avverrà quando ognuno di tutti noi ci presenteremo al suo cospetto e rendere conto di quello che la libertà che DIO ci ha regalato ,in che modo siamo stati capaci di sfruttarla. La saluto cordialmente
Antonino Pipitò
16/07/2016 11:09
Se la sono presa comoda a rivendicare tanto per loro il ''Millantato credito '' come reato + l'ultimo dei loro problemi.... tanto attribuire a questo imbecille il titolo di ''terrorista '' conviene a tutti e per primi ai poliziotti francesi altamente inetti ed inefficienti che si son0 bevuti la bufala della consegna dei gelati !!!
Thule
16/07/2016 11:38
Sono curioso leggere gli sproloqui di Josif, Palermo è bella, Stalin...
Stefano
16/07/2016 12:40
Facile da immaginare: "false flag, non c'entra la religione perché fonti X dicono che l'attentatore era depresso, sembra creato ad arte per favorire Salvini e la destra xenofoba". Mi son dimenticato qualcosa? Ah si! "pensa ai camionisti siciliani che sono di più di quelli stranieri..."
Thule
16/07/2016 13:01
Stefano se non avessi letto il tuo nome avrei giurato di leggere il solito commento di Josif. Hai centrato in pieno!
barbara
16/07/2016 13:06
Quei personaggi che ha nominato Thule, si potrebbero definire, Parafrasando qualcuno dei centri sociali, ottusi /anti Italiani "da tastiera", oppure ottusi ANTI ITALIANI "de noantri".
Zigozago
16/07/2016 14:00
Stefano, le dico solo questo. La "pazzia" dell'individuo non solo non favorirebbe Salvini e la destra "xenofoba" come mi pare lei dica, ma ci farebbe capire che chiunque. in nome di una motivazione o di una "folgorazione" improvvisa, e sempre e comunque per fini, se non religiosi, quantomeno etnici (vogliamo ammettere almeno questo?), potrebbe colpire. Le distinzioni quindi, non servono a nulla se non per farci capire che siamo disarmati di fronte alla singola o collettiva follìa. Noi stiamo a fare le distinzioni, loro, invece. colpiscono. E duramente.
Stefano
16/07/2016 18:13
x Zigozago: cercavo solo di fare dell'ironia su certi personaggi che popolano questo forum.
Rosa
16/07/2016 14:03
A questo punto della tragedia, le rivendicazioni hanno poca importanza, vi pare? Lo ero, non lo era...resta il fatto che l'Isis brinda ed esulta. Mi pare non ci sia nulla da aggiungere.
aquilarosa
16/07/2016 14:30
X Stefano: un amico mio sta per divorziare, ma mica va in giro come l'amico suo ad uccidere la gente. Lei, sta cercando di difendere l'indifendibile.
barbara
16/07/2016 14:32
islamico dell'isis o islamico autonomo, che differenza fa? Sempre islamico è.
Gaspare Barraco
16/07/2016 14:35
STRAGE A NIZZA. Senza speranza il genere umano. Per vivere meno di un secolo sulla Terra l'uomo uccide senza ritegno il simile, gli animali e l'ambiente. E qualcuno dice:"Nessuno tocchi Caino". Ad Abele chi ci pensa? Ing. Gaspare Barraco.Marsala.
Giuseppe
16/07/2016 17:03
cosa avrebbe di islamico il sospetto, lo dovrebbero spiegare gli ossessionati dall'islam... allora il tizio sospettato non andava in moschea, beveva, fumava, era divorziato, c'e' addirittura chi dice che non disdegnasse le droghe, non gliene importava nulla della religione... eppure c'e' la corsa a etichettarlo come musulmano, perchè?
mediterraneo
16/07/2016 17:14
ha perfettamente ragione ... infatti reclutano solo assassini. Lei è solo un provocatore, nulla altro!
Daniele
16/07/2016 17:29
Basta uscire dal centro sociale e informarsi. Il padre dell'assassino è noto come estremista islamico ed iscritto al partito islamico Ennahda. Secondo la polizia il suo entourage familiare sarebbe composto da persone vicine al mondo dell’estremismo islamico e alcuni dei suoi parenti sarebbero stati condannati durante il periodo del presidente deposto Ben Ali. GUARDA CASO proprio lui cresciuto con questa bella gente in famiglia è andato a fare un attentato GUARDA CASO di stampo terroristico.
Giuseppe
16/07/2016 17:09
Un pilota tedesco depresso perche' temeva la cecita' o per altri motivi si e' schiantata con il volo della german wings uccidendo tantissime povere persone. nessuno si e' sognato di etichettarlo come "fondamentalista cristiano". un autista franco-tunisino divorziato e depresso si schianta contro la folla e diventa subito "un integralista islamico" (pur non andando in moschea e non infischiandosene nulla della religione). il solito doppiopesismo occidentale!
mediterraneo
16/07/2016 17:19
la prego taccia!
Daniele
16/07/2016 17:33
Se il pilota Tedesco avesse frequentato ambienti filo terroristici di stampo cristiano, e si fosse schiantato con l'aereo gridando "Dio è grande" per punire gli infedeli, tutti avrebbero parlato di "fondamentalista cristiano". Siccome noi a differenza loro non siamo barbari, attentati non ne facciamo e nessuno ci dice che siam integralisti. Senti a me, esci dal centro sociale e apri gli occhi, se rosichi dalla mattina alla sera ci rimetti la salute.
pietro
16/07/2016 19:00
Se i poliziotti invece delle pistole d'ordinanza avessero avuto armi lunghe(fucili militari) quel camion si poteva fermare (prime raffiche sul soggetto a seguire sulle gomme)Probabilmente ci sarebbe stato qualche ferito tra i civili,ma di certo non staremmo a piagere 80 e passa morti.Hollande,Merkel,Renzi tutti a dire "siamo in guerra" allora usiamo armi da guerra.