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Galliani candidato: "Berlusconi mi ha chiamato, pronto a servirlo ancora"

Berlusconi e Galliani

MILANO. "Le cose più importanti le ho fatte prima di arrivare al Milan. Credo che Berlusconi pensi, a torto o ragione, che io sia un manager e che possa fare cose buone non solo nello sport. Mi ha detto che ho le caratteristiche per poter far bene". Lo dice, in un colloquio con il Messaggero, Adriano Galliani, candidato con Fi, che confida: "Con Silvio parlo poco di calcio. Mi ritengo un uomo del fare. Divido le persone tra quelle che fanno qualcosa e chi non fa nulla. Io voglio capire cosa posso realizzare in politica per questo Paese".

"Devo imparare - aggiunge -, sto studiando, leggendo. Sto annusando l' aria. Come ogni mestiere nuovo occorre capire ogni tecnicalità". Alla domanda su che cosa pensi di Renzi, di Di Maio e degli altri leader di partito, Galliani risponde: "Io sono l'ultimo arrivato in politica. Non posso ancora dire nulla, è un mondo che non conosco".

Su quale possa essere il suo ruolo in Parlamento, l'ex manager del Milan dice: "Io conosco tutto di Lega, diritti tv, diritti sportivi, la politica è tutta da fare", "non mi occuperò solo di sport".

"Voglio imparare - prosegue -, non sono certamente spaventato ma la mia intenzione è capire al più presto come posso essere utile. Se faccio una cosa la faccio con convinzione. Quando Berlusconi mi ha richiamato ho firmato subito la candidatura, con lui ho un rapporto bellissimo. Sono pronto a servirlo ancora".

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