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Stipendi dell'Ars, Miccichè ai vescovi: "No alle ingerenze in campagna elettorale"

Gianfranco Miccichè

“Se è reale il loro interesse nei confronti delle azioni che la politica intende intraprendere per aiutare chi vive in povertà, i vescovi siciliani si informino direttamente con chi ha questa responsabilità, anziché lanciare strali attraverso comunicati stampa”.

Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, replicando al documento della Conferenza episcopale siciliana, che sui cosiddetti stipendi d’oro dei burocrati dell’Ars, aveva affermato: “Convinta condivisione alla denuncia di quanti, anche presbiteri, hanno evidenziato la distanza tra il sentire della nostra gente e le prospettive di chi è interessato a salvaguardare i privilegi economici di pochi burocrati, a discapito di chi non ha un livello di vita dignitoso”.

“Il documento dei vescovi siciliani non tiene conto del primo incontro dell’amministrazione con le sigle sindacali dell’Ars alle quali è stato proposto di mantenere i tetti stipendiali uguali a quelli percepiti fino allo scorso 31 dicembre – spiega il presidente - Non ci sarà, cioè, nessun aumento contrattuale ed eventuali nuovi assunti avranno stipendi ridotti”.

“I vescovi siciliani – ha concluso Miccichè – farebbero bene ad informarsi prima di lanciare accuse generiche alla politica. Anche per non ingenerare confusione nella campagna elettorale già iniziata per il rinnovo del Parlamento nazionale”.

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